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La prima volta di mia figlia – Recensione

Debutta alla regia l’ex ragazzo della 3° C  Riccardo Rossi, che regala al pubblico una divertente commedia con un tema tanto comune quanto, a volte, tabù e lo fa con leggerezza e spensieratezza, per una pellicola adatta ad uno spettatore adulto, ma anche adolescente.

Alberto, Riccardo Rossi appunto, è un medico della mutua, timido ed insicuro, il classico collega di lavoro serio, la cui vita privata è poco interessante. Separato da 10 anni l’uomo vive solo in funzione della figlia 15enne, Bianca (Benedetta Gargari). Alberto però viene messo alla prova quando scopre che la ragazza ha intenzione di fare l’amore per la prima volta con il suo ragazzo. Dopo un’iniziale momento di crisi il padre organizza una cena “a sorpresa” con tanto di ginecologa, che diventerà per i commensali come per il pubblico, una scusa per ricordare la prima volta e l’amore.

19 marzo, Festa del Papà, quale giorno migliore per far uscire sugli schermi italiani il film d’esordio dell’attore, autore tv e sceneggiatore Riccardo Rossi? La prima volta nei panni di regista ed allora quale titolo più adatto per il suo film?

L’attore comico affida tutto al contesto famigliare, in particolare al tema spesso portato sullo schermo che riguarda le differenze generazionali fra genitori e figli, concentrandosi però sull’argomento a volte ancora tabù: il sesso. È proprio il primo rapporto intimo tra la figlia e il suo ragazzo ad imbastire la vicenda, che porta gli adulti  a riflettere sull’amore.

La cena organizzata da Alberto per far desistere la figlia adolescente, diventa infatti motivo per ricordare, per svelarsi, in una sequenza ricca di flashback, che riesce ad affrontare il tema donandogli freschezza e coraggio e facendo pensare il pubblico a innumerevoli e varie prime volte.

Come quella più che buona di Rossi dietro alla macchina da presa. La sua regia infatti è tutt’altro che banale, ben dosata, come la sceneggiatura (scritta con Chiara Barzini e Luca Infascelli), buono anche il cast, con due baluardi come Anna Foglietta e Stefano Fresi, entrambi visti nel recente Noi e la Giulia.

La pellicola di Rossi è quindi ben lontana dalle smielate commedie romantiche alla Moccia, La prima volta di mia figlia è infatti un prodotto molto più originale, sebbene alcuni momenti e soprattutto ragionamenti possano risultare dei cliché. Buona è anche la capacità di descrivere il punto di vista femminile e far riflettere lo spettatore. Insomma decisamente un buon esordio per Rossi.

Alice Bianco

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