Black Mass – Recensione
Dai paesaggi desolati della cittadina di Braddock di Out of Fornace, Scott Cooper porta lo spettatore a Boston e San Francisco, quelle degli anni ’70-’80, quando nel quartiere di Southie era la corruzione a farla da padrona.
Ad agire indisturbato per le strade della cittadina americana, James Bulger, per gli amici, “Whithey” (Johnny Depp) che con la sua banda di spacciatori, trafficanti e magnaccia, è conosciuto come il criminale per eccezione. Fratello del senatore del Massachusetts (Benedict Cumberbatch) ed entrambi amici dell’agente dell’Fbi, John (Joel Edgerton), James e l’agente federale firmeranno un accordo per riuscire a fermare una delle famiglie mafiose della città, ma cosa significherà questo per i due?
James e John, uno il ladro l’altro la guardia, un gioco che va avanti fin da quand’erano bambini, perché a legarli è un’amicizia che dura da decenni, a dividerli invece, quel confine che divide la giustizia dalla criminalità.
Entrambi i personaggi durante tutto il corso della pellicola, subiscono dei cambiamenti, sottolineati da dissolvenze in nero che sembrano quasi fungere da divisori tra le varie fasi della loro vita. Il furfante attento alle donne anziane, pian piano rivela la sua vera natura, quella di freddo e crudele assassino, mentre colui che dovrebbe essere il difensore della legge, nella sua caratterizzazione si trasforma in un complice della criminalità, asservito al volere e al potere dell’illegalità.
Altro personaggio in contrasto, molto debole rispetto al protagonista, è quello di Cumberbutch, un senatore convinto della propria missione politica, che profetizza la legalità pur avendo un fratello criminale e che nonostante tutto mantiene vivo il suo rapporto con lui. L’unico personaggio positivo, quello che combatte veramente l’illegalità è invece il nuovo procuratore distrettuale, interpretato dalla star delle serie TV, Corey Stoll (House of Cards, The Strain).
È proprio la caratterizzazione dei personaggi l’elemento portante del film, gli sceneggiatori Mark Mallouk e Jez Butterworth hanno dosato bene le parti, riuscendo a descriverli a tutto tondo. Da non sottovalutare è anche la regia, Scott Cooper ha dato prova di abilità registiche con inquadrature funzionali, intense, che contrastano con la crudele ed appassionata violenza di alcune scene.
Un gangster movie a tutti gli effetti, Black Mass è impreziosito dalle interpretazioni dei suoi protagonisti, in primis Johnny Depp, che tolta la maschera e il trucco di Jack Sparrow rinasce, sebbene con un altra trasformazione facciale. A fargli degnamente da spalla, il co – protagonista Joel Edgerton; un po’ sottotono Cumberbatch, ingabbiato e probabilmente stretto nei panni del personaggio debole.
Nel complesso, Cooper e il cast hanno dato prova di grande abilità, per una pellicola di genere che non regala nulla di nuovo, se non la rappresentazione su schermo di una storia vera, con dei protagonisti in ottima forma ed una regia curata nei dettagli, senza strafare, in grado di mantenere alta l’attenzione fino alla fine.
Alice Bianco