Angry Birds – Il film – Recensione
Dopo il successo di Ralph Spaccatutto della Disney Pixar, Rovio e Sony Pictures portano al cinema un altro simpatico e divertente videogioco nato sugli smartphone: Angry Birds. Dagli anni ’90 al nuovo millennio, ma il risultato non cambia, gli uccellini con problemi d’isteria riescono fin da subito a conquistare il pubblico con la loro irriverenza, coraggio e gags perfettamente riuscite.
È Red (Maccio Capatonda), l’uccellino rosso protagonista anche nel gioco ed essere il più arrabbiato di tutti, ma ben presto accanto a lui, passero solitario, si aggiungeranno Chuck (Alessandro Cattelan), Matilda (Chiara Francini), Bomb (Francesco Pannofino) e Terence. Insieme, dovranno cercare di salvare il loro villaggio, dopo che alcuni maiali, capeggiati dal temuto Leonard si vorranno impossessare di tutte le loro uova. Nell’impresa saranno aiutati anche da Grande Aquila, il supereroe del loro piccolo mondo.
Voce fuori dal coro, Red è l’emarginato del villaggio. Vive in una casetta isolata vicina al mare e se ne sta sempre per conto suo. Le sopracciglia folte il suo tratto distintivo ma anche discriminatorio ed ovviamente a causa della sua permalosità, del suo cinismo e della sua continua rabbia verso tutto e tutti, viene denigrato ed è vittima di bullismo fin da piccolo.
Non è l’unico però ad avere ”difetti” e ben presto lo scoprirà, proprio grazie ad un corso per gestione della rabbia, che però gli sarà molto utile quando nella sua ridente cittadina, sbarcherà un’esercito di maialini verdi. Da voce fuori dal coro a fuoriclasse, Red con l’aiuto di quelli che diventeranno i suoi nuovi amici, avrà l’occasione di farsi ascoltare, risaltare ed amare.
L’impresa di trasformare un videogioco così semplice e senza troppa storia dietro come Angry Birds non era facile, ma Jon Vitti c’è riuscito, dando vita ad una storia per bambini, perfetta anche per gli adulti con gags dalle più scontate alle più esilaranti con citazioni cinematografiche e non che i più piccoli non comprenderanno appieno.
Spiegare la rabbia, l’importanza del portare avanti le proprie idee e farsi rispettare, nonché il dimostrarsi coraggiosi per difendere ciò in cui si crede, è il motore che spinge il film, un Angry Birds che spiega le origini di quella rabbia, ma anche come essa possa diventare qualcosa di positivo per dimostrare la propria determinazione.
Il clou è il momento dell’invasione degli uccellini nel regno dei maialini, è li che il videogioco rivive, con la mitica fionda, arma perfetta per raggiungere i nemici ed annientarli. Non è certo uno dei migliori film d’animazione degli ultimi anni, ma rimane ugualmente un ottimo prodotto, divertente, adatto alle famiglie e perfetto per l’estate.
Alice Bianco