Animali fantastici e dove trovarli – Recensione
J.K. Rowling, l’autrice della saga del maghetto Harry Potter, torna al cinema andando indietro nel tempo. Prendendo spunto dall’omonimo libro da lei scritto anni addietro, l’autrice, qui in veste di sceneggiatrice e produttrice, risveglia un mondo sopito, quello della magia antica, dei tempi altrettanto bui, prima di Voldemort. Il risultato? Un’immersione a 360 gradi in un’atmosfera più adulta, ma ugualmente magica e sensazionale.
Sono gli anni ’20 e il Magizoologo Newt Scamander (Eddie Redmayne), arriva a New York, minacciata da qualcosa di misterioso, che sta seminando la distruzione per le strade, rischiando di far uscire allo scoperto la comunità magica di fronte ai No-Mag (il termine americano per indicare i Babbani), tra cui i Secondi Salemiani, una fazione in netta opposizione alla magia. Ignaro di tutto ciò e anche dell’evasione dalla prigione del potente ed oscuro mago Gellert Grindelwald, Scamander con le sue creature magiche salvate in giro per il mondo e nascoste nella sua valigia anonima e l’aiuto dell’ignaro No-Mag, Jacob Kowalski (Dan Fogler), cercherà di sconfiggere le forze oscure.
L’atmosfera sembra quella delle pellicole dei primi anni del Novecento: la New York di Al Capone, dei jazz club e del proibizionismo, si mescola al mondo fantastico del protagonista, in un turbinio di colori, fascino e stupore per questi animali, sapientemente creati.
Lo spettatore viene catapultato nella zoologia magica, ma anche nell’antroplogia umana, dimostrando come animali, creature magiche, maghi ed umani, siano accomunati dalla distinzione Bene/Male. C’è la fanatica umana Mary Lou (Samantha Morton), la bigotta difenditrice dei No-Mag, il figlio adottivo, l’ingenuo Credence (Ezra Miller) che nasconde in sé una potenza sovraumana, così come il dolce e buono Newt e il villain Grindelwald.
Molto più gotico e cupo, con un tono più adulto rispetto alla precedente saga potteriana, Animali fantastici e dove trovarli, è per eccellenza la parabola ascendente di un’avventura che è solamente agli inizi, dove i buoni sentimenti convivono con l’oscurità, magnificamente rappresentata dagli Obscuros, le forze del Male che si impossessano dei più piccoli.
Ciò che colpisce di più in questo primo capitolo, di ben cinque film, è però la magica introduzione nel mondo delle creature magiche, procede lentamente, ma lo spettatore, come entrando in un vero e proprio zoo, può godere di viste meravigliose. La guida è ovviamente Scamander, un adorabile Eddie Redmayne, adatto al ruolo, insieme a Jacob, il babbano e alle due coraggiose figure femminili, Porpentina (Katherine Waterston) e Queenie (Alison Sudol).
J. K. Rowling, dopo i successi precedenti, nella nuova veste di sceneggiatrice, riesce con disinvoltura a dar vita ancora una volta, ad un mondo magico nel quale perdersi e fantasticare, rendendo lo spettatore protagonista e riservandogli numerose sorprese. Nonostante il carattere prettamente introduttivo, l’autrice è sinonimo di garanzia, per un viaggio che si riserve ricco di avventtura e colpi di scena.
Alice Bianco