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Recensione di Victoria e Abdul – Venezia 74

Raccontare la vera, straordinaria storia dell’’incredibile amicizia tra la regina Vittoria e il giovane segretario Abdul Karim, diventato suo consigliere spirituale e devoto amico. Questo l’intento del regista inglese Stephen Frears, che ha presentato Fuori Concorso a Venezia, il suo Victoria e Abdul, una storia mantenuta quasi segreta fino al 2010 e che rivive con estrema delicatezza, divertimento e drammaticità, quel periodo tra fine ‘800 e inizi del Novecento.

È infatti nel 1887 che Abdul (Ali Fazal) parte dall’’India per donare alla regina Victoria (Judi Dench) una medaglia in occasione dei festeggiamenti per il Giubileo d’’Oro, ma inaspettatamente entra nelle grazie dell’’anziana sovrana. L’’inaudito e incredibile legame scatena una rivolta all’’interno della famiglia reale, ma la regina si oppone a corte e parenti.

Judi Dench dopo diversi anni ritorna a rivestire i panni della regina Victoria. È trascorso diverso tempo e lo si vede. Occhiaie, rughe e forma fisica, ma l’aplomb, la forza d’animo, così come la malinconia e la drammaticità, sono intatte.

L’incontro con lo scrivano di una prigione di Agra, India, farà emergere una nuova donna. La vitalità sopita di un’anziana signora qualunque, nonostante si tratti della sovrana, torna a galla grazie alla novità Abdul, che con i suoi racconti da mille e una notte la affascina e la trasporta in mondi lontani, mai visitati.

Il rapporto che si instaura tra i due risulta sin da subito ambiguo. Dal primo sguardo e dal primo sorriso, c’è complicità, voglia di conoscere l’altro. I due sono affascinati tra loro, tant’è che sembra non esistere più una differenza di ceto, di cultura: uno ingloba l’altro. Lei all’inizio è colpita fisicamente da lui, Abdul poi diventa suo maestro, suo mentore, fino a sembrare quasi suo figlio.

Il ruolo di regina, di persona alla quale il popolo e la corte si affidano, si annulla quando Victoria sta insieme ad Abdul. È lui la spalla su cui piangere, il libro aperto per poter conoscere ciò che è estraneo, lui la compagnia e l’emozione dopo anni d’amore con altri uomini, anche dopo Albert, il consorte che divise il trono, padre dei suoi figli.

Una Judi Dench che come di consueto dimostra la sua fermezza e bravura, un bollywoodiano Ali Fazal che regge il gioco, perfettamente in parte per farle da spalla destra, Victoria e Abdul esplora con ironia tematiche importanti come razza, religione e potere, mettendo in scena le assurdità dell’’impero, il tutto, ritagliando lo spazio per raccontare di questa amicizia insolita e profondamente commovente.

Stephen Frears dona una ventata di freschezza alla monarchia inglese su grande schermo, con un piglio comico e allo stesso drammatico Victoria e Abdul, è il classico film che intrattiene ed emoziona tutti, impreziosito da una cura dei dettagli, dalla scenografia ai costumi e da interpretazioni degne di nota.

Alice Bianco

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