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The Laundromat – Recensione – Venezia 76

Ritorna per la sua sesta volta a Venezia, Steven Soderbergh con un film effervescente, divertente ed istruttivo: The Laundromat. Nella pellicola le star Meryl Streep, Antonio Banderas e Gary Oldman, protagoniste di un film interamente dedicato allo scandalo dei Panama Papers.

Nel 2016, scoppiò questo scandalo e i Panama Papers non sono altro che un fascicolo riservato, composto da milioni di documenti, creato dalla Mossack (Gary Oldman) – Fonseca (Antonio Banderas), uno studio legale panamense, che fornisce informazioni dettagliate su centinaia di migliaia di società offshore, documenti che mostrano come individui ricchi, compresi funzionari pubblici, nascondano i loro soldi dal controllo statale

Chi portò a galla tutto questo? Una fonte anonima. Ma sarà il personaggio di di Ellen Martin (Meryl Streep), vedova dopo un incredibile incidente in cui è morto il marito a cominciare ad indagare su una frode assicurativa arrivando fino a Jürgen Mossack e Ramón Fonseca.

Steven Soderbergh ha voluto riportare a galla una delle vicende più scandalose degli ultimi anni, che ha interessato tutto il mondo e lo fa nel suo stile. Ha tratto il film dal romanzo del premio Pulitzer Jake Bernstein (Secrecy World: Inside the Panama Papers Investigation of Illicit Money Networks and the Global Elite), suddividendo la storia in capitoli.

Storia che si apre come un sipario di un teatro, ma la coppia del malaffare Mossack-Fonseca è sullo sfondo verde di un set cinematografico che cambia in continuazione e parlano di bond, trust, margin call e via dicendo, ma anche di banane e mucche! Dopodiché appare Ellen Martin e in marito, durante una gita tragicomica al lago.

Dopo la morte del marito, Ellen, negatale un considerevole compenso assicurativo, inizia ad indagare sul mondo che sta dietro a queste assicurazioni ed è lì che la storia si evolve, o meglio, è lì che la rete viene allo scoperta e pian piano lo spettatore scopre quanto è enorme (si diffonde di nazione in nazione).

Tutto ciò, concentrato nel giro di un’ora e mezza. Una durata quasi fin troppo breve, per poter spiegare al meglio la vicenda. The Laundromat risulta infatti, in una bilancia, divertente quanto difficile da comprendere.

Quella di Soderbergh è una dark comedy sorretta da un cast stellare, ma con un risultato alquanto dispersivo ed un finale che è il caso di dire, c’era da aspettarselo! La realtà e la finzione prendono il sopravvento, in un miscuglio caotico, che riesce a rendere l’atmosfera divertente ed effervescente appunto, per un divertissement comunque da non perdere!

Alice Bianco

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