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Oscar Piastri su McLaren vince il GP d’Azerbaijan a Baku

Oscar Piastri su McLaren vince il GP d’Azerbaijan a Baku. La Ferrari, che aveva assaporato la vittoria con Charles Leclerc, partito dalla pole e in testa dopo la partenza, rimane beffata. Il pilota della McLaren sfrutta il momento in cui tutti i team decidono il cambio gomme per montare le gomme hard, e supera il monegasco nel corso del 20esimo giro. Leclerc è rimasto sempre molto vicino a Piastri ma non ha mai trovato il momento e il modo per tentare l’affondo decisivo. Il ferrarista ha finito per consumare le sue gomme e negli ultimi giri si è trovato più a difendere la seconda piazza dalla Red Bull di Sergio Perez che a tentare l’affondo per il successo finale. Nella lotta tra i due ha provato a infilarsi la Ferrari di Carlos Sainz, ma non è finita bene per nessuno dei due con lo spagnolo e il messicano che si sono scontrati al terz’ultimo giro, finendo la loro gara contro il muro del percorso di Baku. Sul podio alla fine ci sale George Russell su Mercedes, mentre Max Verstappen chiude al quinto posto dopo una gara senza alti nè bassi. Il pilota olandese, in crisi di risultati, si è fatto superare anche da Lando Norris, partito dalle retrovie dopo una pessima qualifica.

Queste le parole di Oscar Piastri vincitore del GP d’Azerbaijan a Baku:
Primo! Sono così felice di aver vinto il mio secondo Gran Premio. Questa è la vittoria più bella della mia carriera. Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto oggi. All’inizio della gara ho provato a passare davanti, ma una volta uscito dal DRS non avevo più il ritmo. Dopo la sosta, ho visto che eravamo di nuovo abbastanza vicini e ho sentito che avevamo un po’ di grip in più. Dovevo provarci perché sapevo che se non fossi riuscito a superare subito dopo la sosta, non ci sarei mai riuscito. Quindi, ho fatto un affondo piuttosto grande, ma sono riuscito a passare e poi ho resistito per i successivi 35 giri. È stato un duro lavoro, ma penso che sia sicuramente una delle mie gare migliori.
Ora siamo in testa al campionato del mondo. È un enorme lavoro di squadra e tutti alla McLaren meritano i complimenti per la svolta che si è vista nei miei 18 mesi qui. La macchina è migliorata, ma penso che abbiano aiutato anche me a migliorare: 12 mesi fa sicuramente non ero capace di ottenere risultati come questi. Sono entusiasta di vedere cosa riserva il futuro”.

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