Becker: Il ritiro di Nadal è stato un pugno nello stomaco
L'ex campione tedesco ha commentato il ritiro dal tennis del fuoriclasse spagnolo
Nella giornata di ieri Rafael Nadal ha annunciato il suo ritiro dal tennis. In queste ore quindi sono stati tanti i messaggi e gli attestati di stima per il grande fuoriclasse maiorchino. Ai microfoni di Eurosport, Boris Becker ha detto la sua sullo spagnolo e la sua straordinaria carriera. Ecco le parole dell’ex campione tedesco.
Le parole di Becker: “Rafael Nadal si è ritirato ufficialmente dal tennis. Quando l’ho saputo è stato un pugno nello stomaco, ma penso che la decisione sia quella giusta. Cosa non ha vinto Nadal? E’ stato il numero uno al mondo per duecentonove settimane. Ha concluso l’anno come numero uno cinque volte. E tra i ventidue titoli ci sono ben quattordici titoli Roland Garros. Ha anche vinto ogni altro Slam almeno due volte. E poi ovviamente devi guardare i suoi avversari. Federer è uno di loro, Djokovic è uno di loro, quindi la fine dei tre grandi è vicina. L’ultimo dei Mohicani è Novak Djokovic, che vuole sicuramente giocare l’anno prossimo”.
Il 6 volte vincitore Slam ha proseguito: “Ho conosciuto personalmente Nadal molti decenni fa quando avevo quattordici o quindici anni. Me lo presentò suo zio Toni. A quei tempi Rafa giocava con entrambe le mani sul diritto. Sono rimasto sbalordito anche allora. Mi ha colpito il suo atteggiamento intransigente, la sua ambizione, la sua motivazione, la sua volontà di combattere. E il fatto che fosse sempre pronto a correre semplicemente un passo più avanti dell’altro. Non ricordo una partita in cui Nadal non volesse più giocare. A volte non riusciva ad andare avanti. Giocava comunque. Ma lottava sempre fino alla fine. E così tante partite finivano al quinto set”.
L’ex campione tedesco ha concluso: “Penso che questa sia la sua qualità più grande, giocare ogni partita fino alla fine con pieno vigore e passione. Ma è proprio questo che distingue tutti i tre grandi. Sì, il mondo del tennis sentirà la sua mancanza, ovviamente. Non è solo un’icona del tennis, è un’icona dello sport. Ciò che rappresenta per la Spagna, ciò che rappresenta per lo sport mondiale, il modo in cui si è comportato, un modello per le giovani generazioni, come affrontare la vittoria e la sconfitta, come cercare costantemente di migliorare, di non accontentarsi, di fare sempre un passo avanti, questo è ciò che lo distingue davvero. E sì, ho anche le lacrime agli occhi quando dico queste frasi, perché non ci sarà mai nessun altro che si avvicini anche solo lontanamente a Rafael Nadal. Vamos Rafa!”.