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Sanità: addio alle ricette mediche cartacee

L’addio definitivo alle ricette mediche cartacee è sancito dalla legge di Bilancio 2025 che prevede espressamente che tutte le ricette, non solo quelle rosse del Servizio Sanitario nazionale ma anche quelle bianche destinate alla prescrizione dei farmaci, siano emesse in formato elettronico.

La novità è espressa dall’articolo 54 che “prevede, al fine di potenziare il monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva e di garantire la completa alimentazione del fascicolo sanitario elettronico (FSE), che tutte le prescrizioni a carico del Servizio sanitario nazionale, dei Servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’Aviazione civile (SASN) e a carico del cittadino, siano effettuate nel formato elettronico di cui ai decreti ministeriali del MEF in materia di dematerializzazione delle ricette mediche.
La norma prevede inoltre che le Regioni, nell’esercizio delle proprie funzioni di vigilanza e controllo, devono assicurare, per mezzo delle autorità competenti per territorio, l’attuazione della completa alimentazione del FSE in formato elettronico.”

Obiettivo finale: trasformare completamente il sistema della prescrizione medica del nostro paese mettendo in pensione una volta per tutte il cartaceo ed abbracciando il digitale. La novità era stata introdotta ai tempi della pandemia ed era stata poi rinnovata, con scadenza 31 dicembre 2024, con il decreto Milleproroghe.

Dal 1 gennaio 2025 qualunque tipo di ricetta dovrà quindi essere elaborata principalmente in modalità digitale, con un codice digitale che dovrebbe, nelle intenzioni, favorire la trasmissione telematica tramite mail, messaggio whatsapp o qualsiasi modalità di comunicazione elettronica. Non sarà vietato per i medici stampare le ricette ma quello che cambia è che contestualmente all’emissione dovrà essere generato un formato digitale.

L’Ordine nazionale dei Medici ha espresso delle perplessità legate soprattutto alle modalità di trasmissione delle ricette alle farmacie sottolineando dubbi sulla tenuta della rete ed evidenziando come in alcuni luoghi del Paese queste ‘linee elettroniche’ non siano presenti affatto.

La risposta del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, tende a tranquillizzare tutti “è stata una misura condivisa con i medici per diminuire il carico di lavoro amministrativo. E quindi io credo che sia stato utile farlo. Verificheremo poi se i sistemi, come crediamo, sono in grado di reggere all’incremento di questo tipo di applicazione”.

Vedremo se il futuro darà ragione o meno all’innovazione prevista e soprattutto se il nostro Paese sarà pronto realmente o solo a parole a dire addio alle ricette mediche cartacee.

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