Djokovic: Sinner non mi sorprende, vuole sempre migliorarsi
Il campione serbo, intervistato da Sportweek, ha parlato anche dell'azzurro
Novak Djokovic è pronto a ripartire. Per il serbo il 2024 è stata un’annata particolare, con diversi problemi fisici e pochi tornei giocati. In compenso però è arrivato l’oro olimpico a Parigi, obiettivo a lungo inseguito dal grande campione serbo. L’ex numero uno del mondo ha rilasciato un’intervista a Sportweek, in vista della prossima annata tennistica. Tra i vari argomenti, Nole ha parlato anche del numero uno del mondo Jannik Sinner.
Cosa pensa di Sinner: “Innanzitutto, amo l’Italia. Dopo il serbo e l’inglese ho voluto imparare la vostra lingua, grazie anche al mio ex allenatore Riccardo Piatti che seguiva anche Jannik da ragazzo. Sinner me lo ricordo appunto quando aveva 14 o 15 anni e, già allora, ne parlavamo bene: si vedeva che avrebbe avuto una grande carriera, perché aveva già la giusta mentalità e la giusta concentrazione. Non mi sorprende vederlo oggi a questi livelli, avendolo seguito con attenzione in tutti questi anni, osservando il suo modo di giocare e di strutturarsi. E il fatto di lavorare con Darren Cahill, uno che ha già seguito molti numeri uno, non può che essergli di grande aiuto. Inoltre, Jannik mi piace perché vuole sempre migliorarsi“.
Che consigli darebbe all’italiano per restare a lungo ai vertici: “Mi pare che se la stia cavando bene anche senza i miei consigli. Comunque, una cosa è vincere i primi due Slam e diventare numero uno. Un’altra è restare a questi livelli per tanti anni. Per farlo, serve innanzitutto circondarsi di una squadra competente di cui potersi fidare. C’è poi bisogno del giusto equilibrio tra la vita professionale e quella personale. Ma in fondo siamo tutti diversi, in uno sport individuale. Per cui quello che funziona per me non è detto che possa andare bene per lui. Tuttavia mi sembra che Jannik abbia capito ciò di cui ha bisogno. Il prossimo obiettivo sarà di individuare la formula giusta per investire al meglio nel suo corpo, per prevenire infortuni, restare sano, motivato e soprattutto appassionato dal tennis“.