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Recensione: Tre all’improvviso

Greg Berlanti firma una nuova commedia romantica sceneggiata dagli esordienti Ian Deitchman e Kristin Rusk Robinson, interpretata da Josh Duhamel e Katherine Heigl.

Holly Berenson e Eric Messer sono madrina e padrino della piccola Sophie, la figlia dei loro migliori amici, venuti a mancare in seguito ad un tragico incidente. A loro due spetterà il compito di crescere la bambina pur non sopportandosi a vicenda.

È difficile immaginare il Maggiore William Lennox di “Transformer” vestire i panni di un neopapà acquisito, meno difficile vederlo raccapezzarsi fra molte conquiste sentimentali. Katherine Heigl, per l’occasione anche produttore esecutivo, si barcamena invece fra i fornelli e la sua complicata vita sentimentale, rendendo se stessa uno stereotipo filmico per i personaggi che generalmente interpreta al cinema. La sua unica eccezione rimane, in parte, Izzy di “Grey’s Anatomy”, ma soltanto perché in quel caso ha indosso un camice da dottore. Un ruolo dunque che non rende giustizia alla brava attrice che non riesce ad essere convincente nelle scene drammatiche, ma probabilmente la colpa, sempre se di colpa si può parlare, è da imputare alle scelte stilistiche attuate dal registra. Troppo poco pathos a favore di una diffusa leggerezza, evidente non solo nelle inquadrature ma anche nelle scelte musicali. In conclusione una commedia romantica con nuances drammatiche, che probabilmente prende troppo spunto dal film del 2004 “Quando meno te lo aspetti” diretto da Garry Marshall. Simili le storie, simili le bionde protagoniste, Kate Hudson versus Katherine Heigl, chi avrà la meglio al botteghino?.

 

Eva Carducci

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