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4:44 Last Day On Earth – Recensione

Ore 4:44, ormai tutti lo sanno, il countdown è iniziato, il mondo sta per finire. Come passare le ultime ore della nostra esistenza? Abel Ferrara ci racconta la storia di una coppia, Cisco (Willem Dafoe) e Skye (Shanyn Leigh), che ha deciso di restare a casa e di viversi fino alla fine, fino agli ultimi istanti prima della grande esplosione, anche se il cielo ha un colore verdastro che ricorda molto blob…I due si amano, e attraverso il loro amore viene raccontata la vita contemporanea, la metropoli, fatta dei suoi rumori, del telegiornale che annuncia a tutti l’imminente fine del mondo. Accettata con grande dignità e rassegnazione, perché la colpa è di ognuno di noi, visto che è stata causata dall’espandersi del buco dell’ozono, dall’usurpazione della natura e dalla noncuranza umana. Tutti sanno che ormai non si può fare nulla, allora ci si stringe intorno i propri cari e si aspetta. Abel Ferrara ci propone l’ultimo dei suoi sforzi cinematografici, costituito dalle caratteristiche del suo cinema, incentrato sull’esistenza umana, sul dolore e sulla gioia del vivere, strizzando un occhio all’amico Al Gore per sensibilizzare la problematica ambientale. Il mondo sta per finire, e lui ci racconta l’amore e le liti che sono all’ordine del giorno, la gelosia per un’ex moglie, il sesso, la speranza, la routine, il fatto che anche se inesorabilmente sappiamo che alle 4:44 moriremo, non rinunciamo ad ordinare del cinese a domicilio. Nessun gesto plateale, nessuna rassegnazione, i protagonisti non vogliono credere a ciò che sta per accadere, e si comportano con azioni comuni, dal loro piccolo rifugio osservano il mondo che sta per finire. Un film che fa riflettere, vicino, ma consigliabilmente da non vedere in tarda nottata!

Sonia Serafini

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