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Recensione di: The Lady

Il film su Aung San Suu Kyi, l’attivista birmana Premio Nobel per la Pace nel 1991, apre questa sera la sesta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. La pellicola, diretta da Luc Besson, viene presentata nella sezione Fuori Concorso e racconta la straordinaria avventura umana e politica della pacifista birmana, da decenni in lotta contro la dittatura nel suo paese e attiva per la difesa dei diritti umani. La protagonista Michelle Yeoh (che a causa di questa interpretazione è stata bandita dalla Birmania), da corpo, voce ed anima ad un “personaggio” complesso e quanto mai attuale, restituendo sullo schermo una interpretazione sobria ed elegante, nel racconto di una vicenda che scuote le coscienze e doverosamente fa riflettere. “Sono felice e onorato che The Lady sia stato scelto per aprire il Festival Internazionale del Film di Roma, e che l’anteprima del film abbia luogo in un paese e in una città che mi sono molto cari – ha dichiarato il regista Luc Besson – Sono stato profondamente ispirato e commosso dalla storia personale di Aung San Suu Kyi e dalla sua lotta per la democrazia. Spero che, attraverso questo film, la voce di Aung San Suu Kyi possa fare il giro del mondo ed essere meglio conosciuta e condivisa dal grande pubblico”. Il film tralascia, volutamente, gli aspetti più politici di questa vicenda, soffermandosi, invece, sul suo aspetto più profondo ed umano, e mettendo in primo piano anche la figura del marito della San Suu Kyi, Michael Aris (interpretato da David Thewlis), costretto a rinunciare, insieme ai figli, alla presenza quotidiana della propria moglie. Distanza, le lunghe separazioni e un regime pericolosamente ostile, avrebbero messo a dura prova il rapporto più solido, ma la condivisione di una lotta comune e il desiderio che la libertà individuale e collettiva venga rispettata, ha permesso ai due di stare insieme nonostante le avversità. Tuttora in Birmania il dispotismo della dittatura continua a perdurare e questo film porta con sé un contributo importante, ovvero la determinazione affinché questa storia continui ad essere raccontata. Girato tra la Birmania, Bangkok e Oxford, The Lady è stato scritto dalla sceneggiatrice Rebecca Frayn nell’arco di tre anni: grazie agli incontri con le figure chiave dell’entourage di Aung San Suu Kyi ha potuto ricostruire per la prima volta la vera storia dell’eroina nazionale birmana.
 

Serena Guidoni

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