Star Wars – Episodio 1: La minaccia fantasma – Recensione
A 13 anni dalla sua uscita torna nelle sale in versione 3D, Star Wars – Episodio 1: La minaccia fantasma. Grazie all’ausilio dell’innovazione tecnologica più sfruttata e inflazionata di questo secolo, George Lucas può riproporre la saga più amata e più discussa del mondo del cinema. Si parte quindi non rispettando l’ordine temporale di uscita, ma dal primo capitolo, ovvero Star Wars Episodio 1: La minaccia fantasma appunto, realizzato nel 1999, e che fece storcere parecchi nasi ai fan di tutto il globo estremamente attaccati alla prima trilogia (ovvero espisodio 4,5,6), ritenendolo il peggior film del mondo stellato. La storia è nota a tutti, il “primo” episodio è quello in cui troviamo un giovanissimo Anakin Skywalker, sotto forma di schiavo e abitante di un piccolo pianeta, il ragazzo ha un talento innato per la tecnologia e si destreggia bene alla guida delle astronavi, il futuro cavaliere Jedi e prescelto della Forza. Eppure, l’aggiunta della terza dimensione non può in questo caso, modificare molto quella che è la pellicola, i suoi difetti restano ancora sotto gli occhi di tutti, come l’accento tremendamente sbagliato di Jar Jar Binks (chissà chi ha deciso che doveva parlare un bizzarro veneziano), e le falle che neanche l’ottimo cast ( Natalie Portman, Ewan McGregor, Liam Neeson) è riuscito a colmare. Ma continuare a discutere sulla validità della storia e della sua sceneggiatura non sarebbe idoneo, piuttosto c’è da domandarsi come il 3D possa apportare delle migliorie? In tutta onestà va detto che Mister Lucas sta solamente progettando come poter raschiare ancora una volta il fondo del barile del suo gioiello, dopo l’uscita in blu-ray del cofanetto della saga, ha promesso che riproporrà un film all’anno rimasterizzato in 3D, ennesima operazione commerciale di un fenomeno che non finirà mai. Purtroppo o per fortuna. Armatevi di spade laser quindi, che la battaglia abbia inizio, di nuovo.
Sonia Serafini