Pirati!Briganti da strapazzo – Recensione
I creatori di Wallace & Gromit, lo strampalato Galline in fuga e il recente Il figlio di Babbo Natale, tornano sul grande schermo per un’uscita pasquale con il cartone Pirati!Briganti da strapazzo.
Lo studio Aardman, che da sempre si è contraddistinto per l’originalità dei suoi prodotti, ricercati sia nello stile che nella storia, questa volta ci presenta un plot semplice adatto soprattutto ai più piccoli. La storia, ispirata dalla saga piratesca di Gideon Dafoe, narra le gesta e le vicende del protagonista, il Capitan Pirata e della sua scardinata ciurma, da strapazzo appunto, in cerca di rivalsa piratesca, con spunti comici e trovate, seppur semplici, comunque originali.
Il Capitan Pirata, è un capitano preso dallo sconforto per la sua poca dimestichezza nel trovare bottini adatti ad un vero pirata, ma questa volta vuole conquistare l’ambito premio di Pirata dell’anno, che perde puntualmente ogni anno, e per farlo le tenta tutte, fino a quando non si imbatterà nell’incontro con un sinistro Charles Darwin (ebbene si proprio lui), che gli confiderà che il vero segreto lo custodisce nella sua nave. Infatti, il pappagallo, o meglio, quello che lui crede sia il suo adorato pappagallo Polly, in realtà è un rarissimo Dodo, estinto da moltissimo tempo e considerato un vero e proprio tesoro. Fattosi annebbiare dagli strampalati piani dello scienziato, che a sua volta è spinto dall’amore per una regina Vittoria acerrima nemica della pirateria, sullo sfondo di una Londra del 1837 la ciurma e il Capitano saranno protagonisti di avventure e peripezie arricchite da simpatiche ed improbabili travestimenti.
Il regista Peter Lord e il suo staff si sono avvalsi di una grafica a computer e sequenze girate in stop motion, realizzando dal punto di vista tecnico un film d’animazione perfetto, con location elaborate e sfumature mimiche dei personaggi attente ai dettagli, purtroppo non valorizzate da un 3D che poco si confà alla tecnica, non riuscendo ad amalgamarsi. Unica nota stonata, la sottile somiglianza dei personaggi con i precedenti prodotti della casa di produzione Aardman, il Capitan Pirata infatti, somiglia molto strutturalmente a Wallace (di Wallace & Gromit), differenziato comunque da un cast di doppiatori del calibro di Hugh Grant (Capitan Pirata), Imelda Stanton (Regina Vittoria), Jeremy Piven (Black Bellamy), David Tennant (Darwin) e Martin Freeman (Il pirata in seconda, con la sciarpa). In Italia, ahimè, le voci scelte per i protagonisti sono quelle di Christian De Sica e Luciana Littizzetto.
Un film per le famiglie, che speriamo riporti i bambini al cinema durante le feste, facendoli ridere di una sottile e genuina comicità britannica.
Sonia Serafini