The Avengers – Recensione
“Se non riusciremo a salvare la Terra di sicuro la vendicheremo”. È questo il motto dei supereroi uniti sotto il simbolo della “A” degli Avengers. Captain America (Chris Evans), Thor (Chris Hemsworth) , Hulk (Mark Ruffalo), Iron Man (Robert Downey Jr), la Vedova Nera (Scarlett Johansson) e Occhio di Falco (Jeremy Renner), compongono il dream team che salverà la terra dalle minacce di Loki (Tom Hiddleston), il perfido fratello di Thor.
La storia, di quello che si presuppone sia il primo film di una nuova serie di film targati Marvel, prende ispirazione dal primo fumetto degli “Avengers” ma ne modifica in parte i contenuti per renderlo più fruibile sullo schermo.
Riuniti sotto lo stesso, è il caso di dirlo, “scudo” dallo SHIELD (Strategic Hazard Intervention, Espionage and Logistics Directorate), l’agenzia internazionale di spionaggio a cui capo c’è Nick Fury, i supereroi dovranno prima superare le avversità e gli ostacoli fra di loro. Provenendo tutti da contesti differenti prima di creare quello spirito di squadra e di cameratismo necessario per difendere la Terra avranno bisogno di un nemico comune da combattere, Loki.
Gli effetti speciali, ben congeniati con la tecnologia 3D, e una sceneggiatura che non lascia vuoti, ma che rende dinamico e senza pause il film per la sua intera durata (circa 140 minuti) sono i punti di forza di questo film, insieme alla scelta del cast.
Bravi non solo i veterani dei loro ruoli (leggi Iron Man e Nick Fury) ma anche i “novellini” come Mark Ruffalo, per la prima volta nei panni di Hulk dopo aver raccolto il testimone di Eric Bana e Edward Norton. Bravissimo anche Tom Hiddleston nei panni del cattivo dal cuore spezzato, reso ancora più desideroso di vendetta nei confronti del fratello dopo il suo esilio da Asgard.
Onore al merito per Joss Whedon, il regista/sceneggiatore che ha saputo creare una trama equilibrata, dove ogni personaggio ha il suo spazio e dove nessun eroe prevarica sull’altro. Un’ impresa colossale se si pensa che la maggior parte dei vendicatori, come Thor e Iron Man, hanno intere saghe cinematografiche ad essi dedicati.
I fan più agguerriti del fumetto hanno mostrato dissenso nella scelta dell’inserimento di battute più “commerciali”, ma anche quest’ultime sono funzionali alla narrazione e sdrammatizzano i toni più gravi delle battaglie.
L’unica pecca del film è la sensazione di incompletezza, come se “The Avengers” fosse un preludio per qualcosa che deve accadere, e che accadrà probabilmente nel preannunciato (ma ancora top secret) sequel e nei tre adattamenti già in programma dalla Marvel per i prossimi due anni (“Thor 2”, “Iron Man 3” e “Captain America 2”).
“The Avengers” è consigliato dunque per i fan, per chi ama il genere, per chi adora i supereroi e per gli amanti degli effetti speciali e del 3D. Astenersi chiunque abbia voglia di una visione impegnativa, soporifera e melodrammatica, potreste accorgervi di amare tutt’altro genere di film.
Eva Carducci