Le Verità Nascoste – Recensione
La vita dei coniugi Spencer, Claire (Michelle Pfeiffer) e Norman (Harrison Ford), scienziato di fama internazionale, giunge ad un punto di svolta quando la loro unica figlia parte per il college. I due decidono di trascorrere questa nuova fase della loro vita in una tranquilla casa vicino ad un lago nel Vermont. Per Claire è difficile abituarsi alla nuova situazione, fino a quando conosce la nuova vicina Mary oltre il suo steccato. Quando scopre che Mary potrebbe essere in pericolo a causa del carattere violento del marito, Claire inizia a sbirciare dalla finestra i suoi vicini, per poi scoprire che Mary è scomparsa in circostanze misteriose. Claire è sempre più preoccupata e coinvolta dalla vicenda, finendo per cadere in uno stato di angoscia e depressione. Norman le consiglia di consultare uno psicologo, ma alla fine lei inizia ad indagare per conto suo, ma le strane sensazioni che prova non cessano.
Il regista Robert Zemeckis crea una pellicola di stampo hitchcockiano mescolando citazioni un po’ ovunque. Forte è il richiamo a “La finestra sul cortile” quando Claire spia i vicini usando il binocolo, proprio come fece James Stewart nel film, ma anche a “Rebecca, la prima moglie”.
Il film è basato molto sulla suspense, e sebbene sia una trama già sentita per alcuni, i colpi di scena non mancano, creando un film a metà tra il thriller psicologico e l’horror. Michelle Pfeiffer incarna perfettamente il ruolo di una madre presa dall’angoscia per la separazione dalla figlia che ha iniziato una vita al college, ma anche una moglie che ha come unico desiderio quello di ricominciare la vecchia vita da sposina insieme al marito.
Harrison Ford invece si sperimenta in un nuovo genere, diverso e molto lontano dall’eroe positivo di Indiana Jones o di Guerre Stellari, interpretando un marito in apparenza fedele che tenta di proteggere la moglie dallo stato di ansia nel quale è caduta.
Nonostante il trailer del film all’epoca mostrasse molti spoiler riguardo la pellicola, il film risultò un buon successo al botteghino.
Zemeckis sembrava convinto di dover girare questo film a tutti i costi, tanto che la produzione avvenne in contemporanea alle riprese di Cast Away. Tuttavia ciò non influenzò sul risultato del film che guadagnò circa 300 milioni di dollari nel mondo, partendo da un budget di 90.
Verdiana Paolucci