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Lawless – Recensione

Divi di Hollywood e gangster movie sono due categorie che nel cinema statunitense vanno a braccetto. “Lawless”, presentato alla scorsa edizione del Festival di Cannes, attira il grande pubblico per l’eco dei suoi protagonisti. Gary Oldman, Tom Hardy (di nuovo insieme dopo “The Dark Knight Rises”) Guy Pearce, Shia LeBeouf, Jessica Chastain e Mia Wasikowska.

Il proibizionismo imperante nella Contea di Franklin, Virginia, porta i fratelli Bondurant a dare via alla più grande, e redditizia, impresa locale  di contrabbando di Whisky. Sono gli anni ruggenti e niente spaventa Howard (Jason Clarke) reduce della Grande Guerra e Forrest (Tom Hardy) sopravvissuto alla febbre spagnola, mentre il terzo dei fratelli Jack (Shia LaBeouf), non essendo sopravvissuto a nessuna catastrofe mondiale, è più impressionabile e sensibile dei tre Bondurant.
I fratelli saranno costretti a coalizzarsi ancora di più quando in città arriva l’agente Rakes (Guy Pearce), decisamente poco ligio al dovere.

Le tinte gangster si miscelano col genere western rendendo “Lawless” un buon film, che si innesta a pieno titolo nel filone delle pellicole dedicate ai fuorilegge del proibizionismo. Una meticolosa opera con un’ineccepibile ricostruzione storica, ma nonostante tutto un film lontano dal concetto del “cult”, malgrado il cast stellare.

 

Eva Carducci

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