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Come un Tuono – Recensione

“Come un tuono” (titolo tradotto di “The Place Beyond the Pines”) racconta la storia di due generazioni che si intrecciano fra di loro, del rapporto con la famiglia, in particolare fra padri e figli e delle differenze culturali che sono alla base della vita di Avery Cross (Bradley Cooper) e Luke (Ryan Gosling).
Luke è un pilota di moto abilissimo nell’eseguire spericolate evoluzioni, che lascia il mondo delle esibizioni ambulanti quando scopre di avere un figlio dalla sua ex ragazza, Romina (Eva Mendes). Deciso a impegnarsi seriamente Luke cerca di provvedere alla sua famiglia, sconfinando però nel mondo delle rapine in banca. La situazione precipita quando incontrerà sul suo cammino il neopolizziotto Avery Cross. Un incontro che cambierà la vita di entrambi.In “Come un Tuono” per la prima volta due divi di Hollywood come Bradley Cooper e Ryan Gosling si sono ritrovati a lavorare in un film dallo spirito indipendente più che hollywoodiano. Non vi aspettate però, purtroppo, grande interazione fra i due attori. Le loro storie scivoleranno in parallelo senza incontrarsi se non nella scena chiave del film.
Una fotografia smagliante e uno stile di ripresa traballante sono due emblemi di un film che aspira a divenire epico, ma si ferma a metà della corsa.
La storia ha il potenziale per essere brillante, ma si incaglia in una serie di cicli e ricicli che diventano stucchevoli. Soprattutto la durata temporale della narrazione, che si estende in un arco temporale di 15 anni, distribuiti in 140 minuti, appesantisce e rende meno fluido lo scorrere delle storie, che vengono ad ogni modo narrate in maniera eccellente dai protagonisti.

 Eva Carducci

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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