Epic – Il mondo segreto – Recensione
La tematica ambientalista sta prendendo sempre più corpo e forma nel cinema, un argomento del quale numerosi registi sentono l’esigenza di dire il loro punto di vista. Ma ad essere i baluardi e vessilli indiscussi della lotta contro il mondo che “muore”, o meglio che stiamo facendo morire, sono proprio i cartoni animati. Chris Wedge, fondatore della casa di produzione Blue Sky Studios nonché il regista de L’era glaciale, con Epic – Il mondo segreto ci fa letteralmente tuffare (grazie anche all’uso del 3D) all’interno della natura e del microcosmo che lo abita.
M.K. è una giovane ragazza che dopo la morte della madre va a vivere con suo padre, un ricercatore convinto che ci sia un popolo di esseri minuscoli che abitano e proteggono la foresta. La ragazza si ritroverà inaspettatamente catapultata in un mondo che non pensava esistesse, minacciato dalla presenza di chi vorrebbe distruggerlo. Ad attenderla una magnifica avventura che le farà capire il vero significato della vita e del suo rapporto con il padre.
Un vero e proprio micro-cosmo fatto di baccelli magici, protetti dalla regina Tara e da due simpatici lumaconi di nome Grung e Mub, nonché dalla presenza di un saggio dispensatore di consigli e protettore delle pergamene della conoscenza, sono solo alcuni dei personaggi che affollano il film. Divertimento ed avventura sono gli ingredienti necessari che il film sa usare in maniera calibrata e non ridondante. La tecnologia aiuta sicuramente nella condivisione dell’esperienza raccontata, tra colori luminosi e fluidità dei personaggi, e il 3D è indubbiamente funzionale quando il regista ci fa entrare all’interno di spazi minuscoli e affollati dagli abitanti del bosco.
Christoph Waltz, Steven Tyler, Amanda Seyfried, Colin Farrell, nonchè Beyoncé Knowles, sono le voci originali, mentre in Italia a divertire il pubblico insieme a Maria Grazia Cucinotta e a Francesco di Giacomo leader del gruppo Banco del Mutuo Soccorso, ci saranno Lillo & Greg, per l’occasione ricoperti di bava…