The Canyons – Recensione (2)
Scalpore dal punto di vista attoriale, recitativo, della sceneggiatura e del film in se stesso, ma anche tante risate e tutto sommato un ritmo sostenibile: così si presenta la pellicola di Schrader, dichiarata scandalosa per la presenza dell’ex divo del porno, James Deen e della teenager, ormai poco teen, Lindsay Lohan.
Tara (Lindsay Lohan) intrattiene una relazione d’amore e sessuale con il produttore cinematografico Christian (James Deen), quest’ultimo intento a promuovere il film della segretaria Gina (Amanda Brooks), con protagonista il neo attore Ryan (Nolan Gerard Funk), scopre che la sua attuale fidanzata in passato ha avuto una relazione proprio con quest’ultimo. Christian a sua volta ha una relazione con un’aspirante attrice, Cynthia (Tenille Houston).
Storia di un triangolo amoroso che ben presto assume una forma sempre più complicata, “The Canyons” è costruito in un miscuglio di perversione e distruzione. Christian è il simbolo stesso della prima, obbliga la fidanzata ad avere rapporti sessuali con degli sconosciuti e non contento intrattiene una relazione sessuale con Cynthia, la sua amante. In realtà è uno sociopatico, attratto dalle persone ed allo stesso tempo spinto a mantenere con loro una certa distanza.
La fidanzata Tara lo appoggia nelle sue idee e perversioni, impossibilitata a rinunciare ad una vita vissuta in povertà, la medesima dalla quale si era allontanata lasciando Ryan. La ricchezza, una bella casa e vestiti firmati rappresenta il patrimonio materiale a cui la ragazza aderisce, rinunciando ai valori più importanti e ad un sentimento vero come l’amore, espresso da Ryan.
Degrado e distruzione dei valori e dell’importanza di esprimere dei sentimenti, sono espresse sia riguardo al lato umano che a quello materiale, in special modo dal punto di vista cinematografico. Le immagini iniziali mostrano infatti cinema e teatri abbandonati, simbolo stesso della rovina della settima arte, ormai creata da tutti attraverso i filmati prodotti con telefonini e fotocamere.
Trash senza ombra di dubbio, “The Canyons” dimostra anche di avere un lato più profondo, nascosto dietro alla storia, ai dialoghi e alle espressioni poco convincenti degli attori protagonisti. Di Lindsay Lohan nemmeno l’ombra qui al Lido di Venezia, ma l’unica nota positiva del film dal punto di vista recitativo è proprio lei. Ammiccamenti a parte, James Deen dimostra di avere ancora tanto da fare per diventare un vero attore e togliersi l’appellativo di porno divo, non di meno il giovane Nolan, sconosciuto ed ancora acerbo.
Pellicola che sicuramente non potrà essere annoverata fra i capolavori, ma nemmeno da buttare, “The Canyons” convince poco probabilmente a causa degli interpreti, cosi come per il genere thriller al quale cerca di avvicinarsi facendo fare solamente delle grosse risate, un prodotto non certo fra i migliori di Schrader, ma guardabile.
Alice Bianco