Recensioni Film

Traitors – Recensione

Un viaggio nel Marocco dei giorni nostri con sottofondo una musica rock ad alto volume, questo è “Traitors”, l’opera prima del protagonista del film “Pi greco – Il teorema del delirio” (1998) di Darren Aronofsky, Sean Gullette.

Malika (Chaimae Ben Acha) è la leader della band punk rock Traitors. I loro brani satirici contro il Marocco attuale e i ricchi che ne detengono il potere colpiscono un agente del panorama musicale nazionale che propone alla ragazza di registrare un demo nel suo studio: a pagamento da parte della band. Per cercare la somma di denaro da investire per affittare la sala di registrazione, Malika assieme a Amal (Soufia Issami) un’altra ragazza, diventerà spacciatrice di droga e guadagnerà i soldi utili per creare il demo ed aiutare la famiglia alle prese con lo sfratto.

Vera e propria pellicola di denuncia sociale, “Traitors” presentata nella sezione “Giornate degli autori” riserva grandi sorprese. È innanzitutto una storia di vita, di luoghi poco esplorati e situazioni altrettanto tabù della civiltà marocchina.

Rivoluzione, anarchia, sono le parole d’ordine del film. Malika è una leader tosta, coraggiosa, una protagonista ben caratterizzata dall’attrice Chaimae Ben Acha, che si impone sul film portandolo ad un buon livello. Un’eroina, che riesce a ribellarsi a modo suo, silenziosamente, giocando il suo gioco con i pericolosi trafficanti marocchini.

Le donne moderne, quelle che indossano abiti non tradizionali, che hanno accantonato i burqa per jeans e giubbotti in pelle, sono un inno al cambiamento, alla ribellione e la musica, elemento importantissimo del film, fa da sostegno ed è manifesto della loro voglia di libertà, manifestata nel finale dalla protagonista, che liberatasi dal peso di trasportare la droga, guarda l’orizzonte e il mare.

Scritto e diretto sapientemente da Sean Gulette, con inquadrature soggettive, macchina da presa sempre in movimento e vicino ai volti delle protagoniste, per tratteggiarne qualsiasi tipo di sentimento dall’euforia alla paura e grazie anche ad un montaggio ritmico ed adrenalinico, l’opera prima del protagonista di “Pi greco – Il teorema del delirio” fa ben sperare in un ottimo proseguo della sua carriera.

Alice Bianco

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio