Free Birds – Tacchini in Fuga – Recensione
Dopo le mucche alla riscossa e le galline in fuga, un altro animale da fattoria decide di darsela a zampe levate per salvare la propria specie. “Free Birds – Tacchini in fuga” è una pellicola che utilizza sempre la stessa formula, ma lo fa in maniera talmente divertente da poter sorvolare sulla mancata originalità della struttura narrativa, risultando un film gradevole, spensierato e divertente.
Reggie è un tacchino che vede il mondo in maniera diversa dagli altri tacchini della fattoria. La sua vita cambia quando viene salvato dal Preside degli Stati Uniti come il “tacchino salvato” dell’anno. Un giorno però viene catturato da Jake, il fondatore del “Fronte per la liberazione dei tacchini” la cui missione è viaggiare nel tempo per eliminare la tradizione dei tacchini nel menù del Ringraziamento.
Come fu per Chicken Little della Disney, anche il protagonista di questa storia è un pennuto considerato diverso dagli altri, l’unico che vede il pericolo che il Ringraziamento porta per la loro specie e, come sempre, ci sarà un incontro fortuito che cambierà per sempre la sua esistenza trasformandolo ben presto da ordinary ad eroe.
Fin qui niente di nuovo, ma allora cos’è che rende Free Birds un prodotto meritevole di visione? Sicuramente le battute e il divertimento firmato dai creatori di Shrek e poi il modo in cui viene srotolata la materia narrativa.
Essa, infatti, parte in maniera molto semplice per poi complicarsi nella seconda parte con piani temporali che si intersecano quasi fossimo davanti ad un film serio.
A questo si aggiunge l’idea del viaggio nel ‘600 e dei tacchini di una volta operosi e poco lamentosi in rapporto ai tacchini del futuro da cui Reggie si è felicemente separato. Qui è facile capire l’antropomorfismo dei pennuti e la critica sottile alla società moderna, tutta intenta ad ingrassarsi e a chiudere gli occhi di fronte all’evidenza delle situazioni, in confronto con quella di una volta, pronta a farsi in quattro per un ideale.
Attraverso gag divertenti e a dei protagonisti veramente simpatici, “Free Birds – Tacchini in fuga” è una delle soprese della settimana, il film che non ti aspetti e che invece, con semplicità e rivisitando i canonici registri dei film di genere, riesce a far divertire in maniera spensierata e a riflettere sul giorno del ringraziamento.
Sara Prian