Il Segreto di Babbo Natale – Recensione
Un film tipicamente natalizio non manca mai a Dicembre e quest’anno ci arriva direttamente dall’Inghilterra, con grafica 3D ed una storia costruita in maniera del tutto nuova per i film di genere.
“Il segreto di Babbo Natale” (Saving Santa) racconta la storia di Bernard, un elfo maldestro, doppiato in originale da Martin “Bilbo-Watson” Freeman, che sogna di diventare uno dei costruttori di Babbo Natale. All’ennesimo rifiuto però torna sconsolato al suo umile lavoro di spala “popò” delle renne. Qui verrà a conoscenza del segreto di Santa per riuscire a consegnare in una sola notte i regali a tutti i bambini del mondo e si imbarcherà in un viaggio oltre lo spazio e il tempo per salvare il suo piccolo villaggio da un perfido nemico che vuole cancellare il Natale.
Rivivere lo stesso giorno più volte; quante volte lo abbiamo visto nel cinema americano? Molte. Ma quante volte ci è capitato di vedere lo stesso “trucco” applicato ad un film sugli elfi e Babbo Natale? Raramente, se non mai. Ed è per questo che la pellicola di Leon Joosen si ritaglia uno spazio particolare tra i film di genere. Grazie, infatti, a come ci viene presentata la struttura narrativa, con continui riavvolgimenti di tempo e le stesse scene riviste da diversi punti di vista, “Il segreto di Babbo Natale” dimostra di avere qualcosa in più da poter regalare non solo ai più piccoli, ma anche agli adulti.
Ripescando la classicità dei film Disney, con le canzoni cantate anche in contrappunto a spiegare i sentimenti dei protagonisti, Joosen ci presenta un film dove non c’è molta azione, anzi la stessa viene ripetuta più volte anche se in maniera diversa, ma che nonostante questo riesce ad intrattenere in maniera efficace lo spettatore che non rischia di annoiarsi.
Il merito è da dare anche ad un protagonista assolutamente simpatico con cui non si fatica ad empatizzare. Classico loser con la possibilità di rivalsa, si fa portavoce di una tematica non così scontata come la realizzazione dei propri sogni attraverso la meritocrazia. Il merito della pellicola è di mostrare ai più piccoli che Bernard ce la fa, non per pura fortuna, ma perché se lo merita, perché viaggia nel tempo e si impegna a far funzionare il cervello.
Inoltre “Il segreto di Babbo Natale” parla dello spirito natalizio in maniera così vicina al presente da dover per forza elogiare. Il cattivo di turno, infatti, ha perso l’amore per il Natale, come capita a molti in questo periodo di crisi, e il regista fa di tutto per infonderlo nuovamente anche per chi il 25 Dicembre è un giorno come l’altro.
Un film per tutta la famiglia, commovente e sorprendente per la sua semplice e complessa struttura narrativa, perfetto per queste festività.
Sara Prian