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Hercules – La leggenda ha inizio – Recensione

Concepito dalla regina mortale Alcmena in unione adulterina col divino Zeus, Hercules è destinato ad infrangere i sogni di dominio del suo malvagio padre terreno Anfitrione e quelli del geloso fratello Ificle. Il fato si compirà, dopo battaglie (poco) sanguinose e disavventure, fino al trionfo. Può un lungometraggio tentare di prescindere dai molteplici difetti che lo affliggono pur di ricercare l’assenza di punti morti? Una messinscena può risultare spartana nell’estetica ed eccessiva nell’esecuzione? Renny Harlin, non certo l’ultimo arrivato in quanto a spettacolo d’intrattenimento (basti citare “58 minuti per morire” ) sembra voler realizzare tali alchimie, una volta cancellato il termine “moderazione” dal proprio vocabolario. La regia muscolare, nonché fulminea nel passaggio dai primi piani ai campi lunghi, si muove in simbiosi con un montaggio forsennato ai limiti dell’isteria ed inanella sequenze fanta-action a tale rapidità da renderle a stento recepibili. Arduo stabilire quale aspetto trabocchi maggiormente di enfasi tra le coreografie degli scontri (rallenty e fermi immagine a tutta andata) o le monumentali scenografie, per non parlare dei dialoghi e di una recitazione sopra le righe alla quale si accoda il doppiaggio italiano. Attori, beninteso, esteriormente anonimi. Lo stesso protagonista Kellan Lutz avrà pur già incarnato il dio Poseidon in “Immortals,” ma non differisce in espressività da qualunque comparsa incaricata di interpretare un venditore di frutta sullo sfondo . Harlin voleva personaggi naturali e veritieri, in modo da non stonare per modernità dell’aspetto e della recitazione. Sono solo gonfiati, annullati in un esercizio di stile capace di imprigionare lo sguardo e nonostante ciò provocare alla lunga indifferenza. Persino deriderlo è impossibile, perché per farlo bisognerebbe poter rifiatare. Giunti al finale nulla rimane impresso, a parte lo sgomento per aver assistito a un simile sperpero di mezzi ed energie. In termini di genesi mitologica, film figlio del fervore e della fretta.

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