Cattivi Vicini – Recensione
Che ci fa Seth Rogen, fedele amico dell’attore e regista James Franco, assieme alla star delle adolescenti, Zac Efron? La risposta: una commedia povera, che punta tutto su una guerra a colpi di gags, alcune riuscite e alcune no, in un susseguirsi di siparietti più o meno comici, che riescono però a strappare solamente qualche risata, lasciando lo spettatore insoddisfatto. Cattivi vicini infatti, si riduce ad essere una mera commedia superficiale, amara e con il puro scopo di intrattenere, anche se le riesce male.
I protagonisti sono i neo genitori Mac (Seth Rogen) e Kelly Radner (Rose Byrne), che hanno appena comprato una casa nuova in un tranquillo quartiere residenziale fuori città. Poco dopo, scoprono che a trasferirsi nella casa accanto alla loro, è però, la Delta Psi Beta, una confraternita universitaria, guidata dal presidente Teddy Sanders (Zac Efron) e dall’amico Pete (Dave Franco). Illudendosi di essere ancora giovani, Mac e Kelly, decidono di sfruttare la situazione, ma pian piano le feste dei confratelli cominciano ad ingrandirsi e a divenire celebrazioni dalle dimensioni epiche. Inizia così una guerra tra le due parti, entrambe schierate sulle proprie posizioni, arrivano i sabotaggi, le minacce e i continui screzi.
Due generazioni messe a confronto in uno stesso ambiente, ma con uno stile di vita nettamente diverso. Questa, in soldoni, la trama e lo scopo principale del regista Nicholas Stoller e degli sceneggiatori Andrew J. Cohen e Brendan O’Brien.
La gioventù bruciata della confraternita a contatto con gli adulti che vogliono dimostrare di non essere cambiati dopo la nascita della figlia, quasi come se diventare adulti e responsabili sia sbagliato. Questo, come il tema dell’amicizia, della lealtà, del diventare adulti e del voler crescere o meno, rappresentano l’unica e troppo scontata morale della favola.
Periodo d’oro questo per Efron, che in questa estate americana ed italiana, approda sul grande schermo con due film come Quel momento imbarazzante di Tom Gormican e Cattivi vicini di Stoller, due commedie adulte, ma non troppo. Abbandonati i panni dell’idolo delle ragazzine, dimostra però di saperci fare semplicemente indossando quelli del bad boy universitario e per fortuna che c’è Seth Rogen.
Nonostante la lontananza dall’amico di scorribande, Franco, e abbandonata la scena del divertente, efferato ed originale Facciamola finita (2013), Rogen dimostra ancora una volta di essere adatto a questi ruoli, dimostrando il suo vero io e divertendosi a prendersi in giro.
Cattivi vicini, un po’ Project X (2012) e un po’ Strafumati (2008), si basa su concetti semplici ed affrontati in modo superficiale, regalando una commedia che di per sé riesce solamente a divertire da un punto di vista visivo e scurrile. Le gags e l’alchimia tra Efron e Rogen non mancano, così come quella fra la Byrne e Rogen, ma per il resto, dopo una lunga serie di battute e prevedibili scene, è l’originalità a mancare, contribuendo a relegare il film alla stregua dei classici film commerciali, volgari e tipicamente americani.
Alice Bianco