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A Single Shot – Recensione

La vita può cambiare in un secondo. Per sbaglio. Per un singolo colpo.
Sam Rockwell interpreta John Moon in “A Single Shot” un thriller drama diretto da David M. Rosenthal e presentato in esclusiva mondiale al Tribeca Film Festival di New York.

John vive in solitudine in una fatiscente casa di montagna dopo aver divorziato con la moglie (Kelly Reilly). Durante una battuta di caccia spara un singolo colpo e uccide accidentalmente una ragazza. Quando scopre l’ingente quantità di denaro che la sconosciuta aveva con sé decide di nascondere il corpo e utilizzare i soldi, scatenando una tragica catena di eventi che si concluderà in una estenuante battaglia per la sopravvivenza.

Basato sull’omonimo libro A Single Shot è stato adattato cinematograficamente dall’autore dell’opera, Matthew F. Jones, mentre le atmosfere algide e cupe, che rispecchiano l’animo di John, il protagonista del film, sono state trasposte dal direttore della fotografia  Eduard Grau.

In questo caso un cast di ottimi attori come Sam Rockwell, Kelly Reilly, Jeffrey Wright, William H. Macy, Jason Isaacs, non ha potuto nulla contro la lentezza esasperante di una narrazione dilatata, poco fluida e a tratti decisamente soporifera, lontana dal concetto di suspense caposaldo del genere thriller.

Eva Carducci

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