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Alvin Superstar 3 – si salvi chi può – Recensione

Con Alvin Superstar 3 – Si salvi chi può, tornano i Chipmunks (Alvin, Theodore e Simone) e le Chipettes (Brittany, Jeannette ed Eleonor).
Questa volta  i simpatici amici, sono i protagonisti di una vacanza in crociera, in attesa di partecipare alla grande cerimonia dei World Music Awards che li vedranno sul palco, premiati come migliori interpreti dell’anno.
Sulla nave  a fargli compagnia troviamo ancora una volta lo ‘zio’ Dave (Jason Lee), di nuovo sotto la luce dei riflettori dopo la sua quasi-assenza nel secondo capitolo, impegnato nell’imporre una serie di regole ai suoi protetti, puntualmente infrante da Alvin, ed il perfido Ian (David Cross), concentratissimo nell’orchestrare nuovi diabolici piani per vendicarsi del suo acerrimo nemico, dopo i ‘presunti’ torti’, subiti alla Jett Records.
Tutto bellissimo e relax alle stelle fino al momento in cui Alvin ed i suoi amici, impegnati in una seduta di kite surfing (ovviamente vietata da Dave), non finiscono su di un’isola deserta, o quasi, vista la presenza di Zoe (Jenny Slate), da circa dieci anni sull’isola ed in preda ad una simpatica, quanto ‘inquietante’ buffa follia.
A questo punto la domanda è: Riusciranno i nostri eroi a tornare a casa sani e salvi? E come affronteranno le nuove, impreviste difficoltà?
Affidato alla regia di Mike Mitchell, (illustratore e animatore già conosciuto al grande pubblico per aver firmato Shrek e vissero felici e contenti e per le sue collaborazioni in Kung Fu Panda e Mostri contro Alieni), il film ci trasporta in un’avventura in cui sono molti i riferimenti a film del passato. Quanti di voi non riconosceranno infatti citazioni di Cast Away (vi dice niente il dialogo con un pallone da basket?) o di Titanic, passando per  Il Signore degli Anelli o Spider-man (il timido Simon, diventa improvvisamente il focoso, galante, coraggiosissimo e francese Simòn, dopo il morso di un ragno).
Inevitabile il richiamo a Lost, con la montagna ‘incantata’ che domina l’intera isola dall’alto, e altre serie cult del momento la cui scoperta però la lasciamo a voi.
Notevole il lavoro degli animatori, a nostro parere il migliore della serie,  che regala al pubblico un’integrazione tra i personaggi in CG e gli attori in carne ed ossa decisamente credibile e molto valida dal punto di vista tecnico.
Poco sfruttate le interpretazioni musicali dei personaggi: vince in questo caso la scelta di non stancare troppo i bambini, sicuramente più facilmente ‘rapibili’ da scene roccambolesche e gag a ripetizioni, rispetto a canzoni troppo lunghe.
Grazie alla presenza di tutti gli elementi tipici di un’avventura vissuta dai naufraghi, dalla costruzione di un rifugio alla ricerca di un fantomatico tesoro, passando per l’inevitabile terrore per il mostro, Alvin Superstar 3 – Si salvi chi può, è nel suo insieme un prodotto decisamente apprezzabile che diverte i più piccoli, senza stancare i più grandi, con immancabile happy end e morale non troppo nascosta.

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