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At any price – Recensione

Concorso – 69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

Presentato alla stampa At any price, del regista iraniano Ramin Bahrani, in Concorso alla 69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Uno spaccato della vita agricola nell’America perbenista dell’Iowa, dove tutte le fasi produttive, dall’aratura al raccolto, scorrono con estrema lentezza e ripetitività. Ma quello dell’agricoltura moderna è anche un mondo competitivo e il senso di sopravvivenza la fa da padrone. L’ambizioso Henry Whipple (Dennis Quaid) vorrebbe che il figlio ribelle Dean (Zac Efron) lasci la sua passione per le corse automobilistiche e lo segua con lui nella gestione dell’azienda di famiglia. Ma una seria indagine alla quale viene sottoposta la fattoria, mette in serio pericolo l’intera famiglia e costringe padre e figlio a sotterrare l’ascia di guerra per il bene comune, non senza tragiche conseguenze. “Expand or Die” è il motto degli agricoltori del Midwest, un mantra al quale non possono sottrarsi a causa della profonda competizione che c’è fra le diverse aziende, pronte a mettersi vicendevolmente i bastoni fra le ruote pur di non perdere il proprio impero. Il regista Ramin Bahrani, ormai un vetererano del Festival, è molto abile nel sottolineare le discrepanze fra una profondissima e rigidissima morale da mostrare in pubblico, dove la solidità della famiglia non debba mai essere messa in discussione, e la mancanza di scrupoli nel far affondare il proprio nemico alla prima occasione utile. Dennis Quaid interpreta in maniera convincente il patriarca votato agli affari, ma la sua performance rimane una mosca bianca all’interno di un film che parte da degli ottimi presupposti ma che finisce col risultare estremamente macchino nelle conclusioni. La regia dimentica di prendere, anche se esclusivamente dalle retrovie, una posizione sui fatti narrati, mermettendo che la moralità stabilisca i dettami della conclusione e lasciando un senso di inespresso e buonismo fin troppo superficiale.

Serena Guidoni
 

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