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Battleship – Recensione

Dopo Transformers il team di Micheal Bay torna sul grande schermo con “Battleship”, una battaglia navale all’ultimo missile contro gli invasori alieni.

Una delle domande fondamentali del genere umano è quella se ci sia vita al di fuori della Terra. In un futuro non troppo lontano un team di ricercatori statunitensi scopre un pianeta simile alla Terra in un sistema solare distante anni luce dal nostro. Decidono così di comunicare via satellite in attesa di una eventuale risposta, sperando che non arrivi mai, e invece, oltre al messaggio il popolo del pianeta “G” invia anche i suoi “ricercatori”, decisi a conquistare la Terra.
La battaglia ha luogo alle Hawaii dove la flotta della Navy americana è capitanata da Liam Neeson, insieme a Alexander Skasgard e al fratello Taylor Kitsh. Lo scontro è epico, gli effetti speciali anche. Le astronavi aliene sono realizzate con le stesse tecniche riservate ai robot dei Transformers e il risultato è visivamente perfetto.
La nota negativa è il chiaro riferimento, e l’elogio eccessivo all’orgoglio patriottico, che non può essere recepito allo stesso modo al di fuori degli Stati Uniti. Non troppo velato, anzi palesato, il riferimento alla battaglia di Pearl Harbor pur mostrando come i tempi siano cambiati rispetto al 1945 e che, grazie al nemico comune rappresentato dalla minaccia aliena, le tensioni fra gli USA e il Giappone vengano meno. 
 
Sonia Serafini

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