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Before Midnight – Recensione

Jesse e Celine, capitolo terzo. Era il 1995 quando per la prima volta i due ventenni si incontrarono, lui americano, lei francese, e passeggiarono per tutta una notte a Vienna in Prima dell’alba per poi salutarsi e rivedersi nove anni dopo, trentenni, nel 2004 a Parigi in Before Sunset – Prima del tramonto. E ora eccoli di nuovo, quarantenni, dopo altri nove anni, in vacanza in Grecia in Before Midnight. L’alchimia del magico trio si ricompone, gli attori Ethan Hawke e Julie Delpy e il regista Richard Linklater.
Jesse e Celine ora stanno insieme da qualche anno e vivono a Parigi dopo che lui ha lasciato la sua prima moglie da cui ha avuto un figlio, Hank. La coppia ha avuto due gemelle, Ella e Nina, e ora si trova in vacanza in Grecia. All’inizio del film, all’aeroporto di Kalamata, Jesse saluta Hank che sta tornando negli Stati Uniti dopo aver trascorso una vacanza con la nuova famiglia del padre. In auto, mentre le gemelle dormono, Jesse e Celine attraversano il paesaggio greco parlando della loro vita, della carriera di attivista ambientale di Celine, della sua tentazione di accettare l’offerta di un nuovo lavoro e del desiderio di Jesse di tornare negli Stati Uniti per stare vicino a suo figlio. Ma Celine non vuole lasciare la Francia. Tra i due ha inizio un confronto serrato che prosegue nella villa di campagna di un maturo scrittore dove la famiglia è ospite, continua in una lunga passeggiata tra rovine e paesi caratteristici, culminando in un romantico albergo dove gli amici hanno riservato una stanza per Jesse e Celine offrendosi di badare alle gemelle. E quella che si era prospettata una notte romantica, si trasforma in un duro confronto che metterà la coppia alla prova in modo inaspettato.
Saga sentimentale che vince, continua. Due attori-autori bravissimi (che insieme al regista hanno contribuito a smontare e revisionare lo script), Ethan Hawke e Julie Delpy, scrivono e recitano questo terzo capitolo di una lunga storia d’amore mettendoci i loro volti, i loro corpi (naturalmente trasformati dal tempo), le loro emozioni, comprese le paure, le rabbie, le nevrosi, che un rapporto sentimentale duraturo inevitabilmente porta con sé. Jesse e Celine ancora una volta, nel loro incontro-scontro che dura lo spazio di una giornata durante una vacanza in Grecia.
Luogo carico di simboli, metafore, miti, la Grecia (per l’esattezza la regione della Messinia nel Peloponneso meridionale) è il vero terzo personaggio del film: bella, inquieta, antica e moderna insieme, un paradiso in apparenza ma dove non tutto è perfetto, come spesso accade nella vita vera.
Nella costruzione e decostruzione di una coppia borghese dal retrogusto vagamente ‘alleniano’ , l’uomo e la donna diventano nel film quasi figure archetipiche dei due sessi. E il confronto si fa sempre più duro fino a diventare guerra tra le quattro mura di una camera d’albergo: Jesse e il suo senso di colpa verso un figlio che ha lasciato da solo negli States, Celine e le sue frustrazioni di madre completamente assorbita da due gemelle e di donna insoddisfatta professionalmente. I due rappresentano sentimenti molto comuni alla gran parte delle coppie giunte al giro di boa dopo tanti anni insieme e lo fanno con impressionante naturalezza recitativa. Grande è la prova di bravura dei due protagonisti che trova il suo culmine nel lungo piano sequenza finale nella stanza d’albergo.
Pregio del film è mantenere per tutta la sua durata un calibrato equilibrio tra tensione drammatica e spunti ironici che trovano perfetta espressione in alcune battute al vetriolo pronunciate del personaggio di Julie Delpy.
Ancora una volta Linklater riesce nel sincero tentativo, privo di orpelli e ammiccamenti, di raccontare la storia profondamente umana di due persone vere, una commedia dell’anima e dei sentimenti che va in scena, capitolo dopo capitolo, da quasi vent’anni. Un racconto che procede nel tempo con una perfetta aderenza tra realtà e finzione (il tempo che passa tra le puntate è quello davvero trascorso nella realtà) e che è parte di un progetto che si basa interamente proprio sul concetto di tempo: il passato, il presente, il futuro. Il tempo che modifica i rapporti e i sentimenti ma che fortifica le scelte dopo aver insinuato dubbi.
Il finale, nello spazio aperto di una bellissima notte stellata, lascia aperta la possibilità di un nuovo episodio, eventualità però velata dall’incertezza. Per ora, lasciamo Jesse e Celine soli a parlare davanti al mare e vediamo cosa succederà.

Elena Bartoni
 

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