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Citizenfour – Recensione

Era il gennaio 2013 quando la documentarista Laura Poitras iniziò a ricevere email anonime e criptate da un tale che si firmava Citizenfour, che altri non era che Edward Snowden, l’informatore americano salito agli onori delle cronache per aver iniziato a diffondere le informazioni riservate sottratte alla NSA, l’agenzia si sicurezza nazionale degli USA.

Snowden volle proprio che fosse questa regista, già nota per i suoi precedenti documentari in controtendenza con le politiche anti terrorismo americane e le verità ufficiali sull’Iraq ad occuparsi di lui e di ciò che voleva dire al mondo, ed ecco che accompagnata da un cameraman ha seguito gli incontri con protagonisti Snowden e i giornalisti Glenn Greenwald ed Ewen MacAskill, al Mira Hotel di Hong Kong.

È così, sull’onda di WikilLeaks, che nel 2012 avvenne una delle rivoluzioni più importanti del nuovo millennio, portata due anni dopo sul grande schermo, per vivere gli scandali che tanto avevano fatto parlare in quel periodo.

A metà fra il documentario e il vero e proprio cinema della ricerca della verità, Snowden dalla sua camera d’albergo racconta al mondo le sue scelte, cos’ha voluto rivelare e il perché. Questo è il lato più generico, meccanico e freddo del documentario, ad esso però, si aggiunge il lato più intimo dello Snowden uomo.

Come un bravo affabulatore, il protagonista, facendo leva sul suo terrore, nel sapere tutti i  segreti del Paese d’origine e quello della gente comune, riguardo proprio a quelle informazioni segrete, tiene incollati allo schermo. Le paranoie e i consigli al limite del terrore, che rivela allo spettatore, mantengono costante il ritmo della pellicola, caricandola della dose giusta di tensione.

Il vero successo della pellicola è però, proprio l’indagare il lato nascosto di Snowden, come ha vissuto il pre e post scoperta ed allontanamento dall’America. Una nazione che viene descritta attraverso le parole del protagonista e le immagini montate in maniera eccellente, che riescono proprio a far intendere la paura dell’uomo, dimostrando che essa è tangibile e reale.

Non si tratta quindi solamente di dati e fatti, Citizenfour è un film interessante anche dal punto di vista cinematografico, imperniato sulle emozioni provate da Snowden e magnificamente portate in scena, sotto gli occhi di tutti, dalla Poitras, che con la sua denuncia e pronuncia politica, è pronta a dire la sua e, in questo caso quella di Snowden, senza filtri.

Alice Bianco

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