Comportamenti molto… cattivi – Recensione
Criticato dalla stampa americana per la volgarità e per la poca comicità, Comportamenti… molto cattivi, arriva anche in Italia, rivelandosi per quella che è, una commedia adolescenziale ricca di stereotipi, ma non troppo male. Non ha stravolto le aspettative, ma essendo esse troppo basse, le ha probabilmente innalzate, ebbene sì, perché il film d’esordio del regista Tim Garrick, volgarità e battutacce a parte, si compone di una sceneggiatura che nell’essere assurda di per sé, riesce invece a coinvolgere lo spettatore.
Tutto inizia con un biglietto che la madre lascia a Rick Stevens (Nat Wolff), il figlio 16enne, prima di tentare il suicidio: “Mentre sono morta…dai da mangiare al cane“. Il ragazzo inizia allora a raccontare al pubblico le vicende che hanno preceduto il fatto, una serie di avvenimenti del tutto fuori dagli schemi: la sua ossessione per Nina Pennington (Selena Gomez), la ragazza più bella della scuola, lo spacciare la droga, ritrovarsi in mezzo ad affari sporchi e costretto a tenere insieme la famiglia.
Sorprese, cambi repentini di genere e dall’altro lato elementi troppo comuni e poco originali, ecco quindi che Comportamenti… molto cattivi, sembra quasi svilupparsi ingabbiato però, tra le quattro mura del genere a cui appartiene e del pubblico adolescenziale al quale è rivolto.
La storia è quella classica del 16enne alle prese con la prima cotta, che con il suo migliore amico ed un compagno di scuola, scommettono proprio sul conquistare questa ragazza, una cattolica casa e chiesa interpretata da una delle reginette del pop, Selena Gomez, vista nello stesso ruolo anche nel film di Harmony Korine, Spring Breakers – Una vacanza da sballo (2012).
Questo il fulcro della pellicola, che dipanandosi in un’accozzaglia di scene e battute poco comiche, si rivela però, di per sé costruita con impegno, con spunti da film gangster, una rivisitazione de Il laureato (1967) ed elementi originali come il doppio personaggio interpretato da Mary-Louise Parker.
Al posto di Dustin Hoffman, c’è Nat Wolff, uno dei neo attori che dopo Palo Alto (2013) rivedremo anche in Colpa delle stelle, un promettente protagonista, che riesce a tenere le scena, supportato dalla spalla destra, l’amico Bill Bender (Lachlan Buchanan). Grama figura invece, per Mrs. Bender, una Elizabeth Shue, troppo sopra le righe, così come quella di Heather Graham.
Comportamenti… molto cattivi, in bilico tra l’essere una mera commediola volgare ed alcune idee invece originali, si rivela quindi, nel complesso, meno peggio di ciò che avevano espresso i critici americani.
Alice Bianco