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Crazy, Stupid, Love – Recensione

Ricordate l’idea di commedia romantica? Quella in cui una giovane fanciulla, o una donna matura, (a seconda delle esigenze), erano alla sistematica ricerca dell’amore, e in una serie di divertenti peripezie, alla fine incontravano l’uomo della loro vita? Non senza l’aiuto di un’amica ovvio. Beh, quell’idea di commedia romantica ormai è bella che superata, adattiamoci al fatto che i tempi cambiano e insieme a loro anche le esigenze del pubblico. Così ci dirigiamo al cinema a vedere “Crazy, stupid, love” e ci troviamo davanti si, una commedia romantica, ma stravolta dalla modernità. Infatti, la trama, racconta di una coppia felicemente sposata da 25 anni, fino al momento in cui, lei non ha una scappatella e una crisi, la classica crisi di mezza età, lui, ferito e depresso, se ne va’ di casa e incontra un ragazzo che lo aiuta ad uscire dal buio della separazione. A fare da contorno ci sono le storie parallele dei figli alle prese con i primi turbamenti d’amore e le gag comiche di parenti e amici. I conti non vi tornano? Rifletteteci, di solito non era l’uomo a subire il fascino di un’altra donna? Non era sempre lui ad avere la classica crisi dei 50? Adattiamoci, il mondo cambia, l’emancipazione femminile non è più un cliché e le storie sentimentali si stravolgono. Le regole di mercato indicano proprio questo, una sensibilità maggiore nell’uomo, che se proprio deve accompagnare una donna al cinema preferisce essere interessato, e perché no, partecipe della situazione. Da lì il buon star-system hollywoodiano che si attiva e ristabilizza le regole di mercato. Il risultato è una godibile commedia americana, simpatica, scanzonata e al passo con i tempi, da vedere, rigorosamente in coppia… Anche se occorre una buona dose di sicurezza per non sentirsi minacciati, quando la vostra compagna resterà senza fiato difronte agli addominali di Ryan Gosling!

Sonia Serafini

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