Entre Nos – Recensione
Alcuni ragazzi, amici per la pelle, decidono di scrivere i loro sogni e speranze su fogli di carta e seppellirli, ripromettendosi di tornare a leggerli assieme dieci anni dopo. In quello stesso giorno Raza, membro della combriccola e scrittore di talento, muore in un incidente d’auto. Trascorsi i dieci anni il gruppo si riunisce come stabilito facendo riemergere, oltre alla felicità del ritrovarsi, vecchi rimpianti ed una confessione sofferta. Il passato, le illusioni, il rimorso, l’amore oltre il trascorrere del tempo, sono molte e visibilmente sentite le tematiche su cui è incentrata questa “dramedy” corale firmata dal brasiliano Paulo Morelli. Leitmotiv: cibo, sesso e musica, con un posto di primo piano occupato dal rapporto tra vita e letteratura. Qualche eccesso di ambizioni, ed una goliardia forse fin troppo esibita, non cancellano le attrattive di un film che ha grinta, energia, un montaggio di invidiabile freschezza inventiva, ed un affiatata squadra di giovani interpreti sagacemente valorizzati dalla regia. Bisogna inoltre riconoscere a Morelli una composizione narrativa di gran classe, dove la leggerezza (spesso assai comica e divertente) convive in armonia con gli sviluppi drammatici e luttuosi. Dialoghi serrati e predominanti, costellati qui e là di citazioni legate alla generazione dei nati negli anni ’70. Sebbene l’amarezza di fondo sia innegabile, la conclusione è aperta alla speranza.