Fear of Falling – Recensione
Basato su una pièce teatrale “Fear of Falling” il nuovo film di Jonathan Demme è una pellicola che pone tutte le sue fondamenta sulla recitazione e la sceneggiatura composta da dialoghi quasi asfissianti.
Harvard Solness è un costruttore di grande successo nella sua città e che è arrivato ad una strana convinzione: tutti i suoi desideri sono destinati, prima o poi, a diventare inevitabilmente realtà.
La pellicola, girata in una settimana, con location due vecchie stanze, è il classico film che riesce a stare in piedi grazie alle grandi immense interpretazioni dei propri attori. In questo caso Wallace Shawn vero mattatore e Lisa Joyce, spalla perfetta.
“Fear of falling” è un film che insegue lo spettatore attraverso le parole, attraverso dialoghi che si incollano addosso a cui è difficile sfuggire. Ma anche un’opera composta principalmente da piccoli gesti e sguardi, parole da tempo taciute e che ora, a poche passi dalla morte, trovano sfogo per aprirsi una strada.
I confronti tra le forze in campo si dilatano, le parole si trasformano nell’impalcatura della pellicola e la mantengono su di un’analisi complessa, in parte inedita, dell’animo umano, di chi si è arricchito per pura fortuna oppure rendendosi complice di sofferenze altrui.
L’ultima pellicola di Demme non è un film semplice e nemmeno di facile fruizione come lo sono state, in passato, alcune delle sue opere più mainstream. “Fear of Falling” è, infatti, una pellicola legata in maniera indissolubile al teatro: qui non c’è la classica messa in scena cinematografica, ma sono le parole, come detto e ripetuto, a fare da padroni. Non c’è azione, anche il ritmo di per sè sarebbe ingessato se non fosse per l’immensa capacità degli attori di cambiare registro e dar impressione che anche il film stesso si stia modificando.
Il risultato è un film pregno di significati, melodrammatico ed introspettivo, a tratti pesante, ma allo stesso tempo affascinante per come il mezzo teatro venga qui a trasmigrare sottoforma di mezzo cinema.
“Fear of Falling” non sarà un film che riuscirà a trovare una distribuzione per le sale, a causa della difficoltà per qualsiasi spettatore di riuscire a sopportare una sorta di “polpettone” d’autore.
Sara Prian