Hotel Transylvania – Recensione
I genitori si sa vogliono il meglio per i propri figli, e questa regola non fa eccezione di certo se i genitori in questione sono vampiri, licantropi, o Frankenstein vari.
Non importa se la prole a cui badare sia ultra secolare, in fondo a 118 anni si inizia ad essere maggiorenni, le ansie, le paure e l’inconsapevole rinuncia a voler accettare che il tempo stia passando sono le stesse in ognuno di noi. Così troviamo un Dracula papà alle prese con la festa di compleanno della giovane Mavis, impavida vampirella ansiosa di scoprire il mondo, e la gestione del suo albergo, esclusivamente riservato ai suoi amici mostri. Il problema giunge quando al castello piomba un avventuriero vagabondo viaggiatore, rigorosamente umano, un giovane ragazzo che gira il mondo con il suo zaino e non sembra sentirsi troppo in pericolo della situazione, ma il punto è proprio questo, la sua presenza potrebbe generare panico fra i mostri, convinti che gli umani siano acerrimi nemici. Ma l’amore si sa, non ha alcuna collocazione logica, ne di stirpe, anagrafica, razza di appartenenza, lingua e geografia, l’amore colpisce, fa “zing” e non c’e più nulla da fare!!! Riuscirà il Conte Dracula ad accettare l’evoluzione della figlia e i cambiamenti intorno a se?
Dal genio creativo di Genny Tartakovsky, autrice del canale Cartoon Network, una pellicola caratterizzata da un’animazione lineare, semplice, arricchita da un 3D funzionale alla narrazione, lavorando in profondità immergendo lo spettatore all’interno del rocambolesco hotel gestito da Dracula.. Una storia adatta soprattutto ai piccoli, ma con gag e trovate comiche che faranno ridire anche gli accompagnatori, sfidiamo a trovare un genitore che non si identificherà nell’esaurito papà lupo mannaro alle prese con la sua numerosissima famiglia!
Dialoghi serrati e ritmo indiavolato per un cartone che non lascia neanche un momento per tirare il fiato, grazie alla sceneggiatura firmata da Peter Baunham e Robert Smigel, doveroso un applauso ai due per la citazione a Twilight davvero esilarante. Bravi anche i doppiatori italiani, su tutti Cristiana Capotondi che interpreta Mavis, e lo showman Claudio Bisio, che presta la voce a questo Dracula versione chioccia, a cui riesce a dare tutte le sfumature del personaggio.
Sonia Serafini