I Segreti di Osage County – Recensione
Cinematografico ma ancor prima teatrale, I segreti di Osage County, nuova pellicola di John Wells (The Company Men, 2010) è il dramma corale perfetto, che mette in sintonia la bravura delle due protagoniste, Meryl Streep e Julia Roberts, con il resto del cast, in un’ambientazione familiare e paesaggistica che rispecchia quella di moltissime situazione reali.
Beverly (Sam Shepard) e Violet (Meryl Streep), che vivono nelle campagna dell’Oklahoma, sono sposati da moltissimi anni ed hanno tre figlie, Ivy (Julianne Nichols), Karen (Juliette Lewis) e Barbara (Julia Roberts). A Violet è stato diagnosticato un tumore alla bocca e fa un uso spropositato di pillole per alleviare i dolori; per starle accanto il marito assume un’infermiera, Johanna (Misty Upham). Un evento inatteso farà sì che Violet rincontri le figlie e le rispettive famiglie per una riunione poco pacifica.
Mutevole, questo il clima e lo stato d’animo che infiamma i protagonisti del dramma sceneggiato da Tracy Letts, autore cinematografico votato all’impostazione teatrale (sua la sceneggiatura di Killer Joe di William Fredkin). In esso sono presenti la rabbia, le preoccupazioni e le paure che attanagliano spesso anche le nostre vite ed è per questo che l’empatia con i protagonisti è fulminea.
La casa di Beverly è Violet e al centro della storia e al suo interno racchiude proprio quelle ansie, quei segreti e quelle bugie che spesso diciamo alla nostra famiglia per proteggerla/ci e non deluderla. Al contrario, le pianure e i campi incontaminati che caratterizzano l’Oklahoma, rappresentano nel film la libertà, l’elemento con il quale ci si confronta e di fronte al quale ci si arrende, anche se alla fine le situazioni difficili non si risolvono.
I problemi affrontati sono quasi sempre legati ai rapporti personali ed interpersonali fra i membri di quel nucleo famigliare, tra vecchie conoscenze e nuovi arrivati, uomini e donne che si differenziano fra loro nel carattere, nel modo di affrontare la vita, la morte e la vecchiaia.
I componenti maschili dimostrano di aver la perenne paura di invecchiare: chi gira in Ferrari, chi ha tradito la moglie con una ragazza più giovane e chi è semplicemente scappato via. Dall’altra le figure femminili, che sono invece le più forti: chi ha affrontato da sola una terribile malattia, chi la sta affrontando, chi assume l’incarico di capo-famiglia e chi pensa che invecchiare sia una cosa normalissima.
L’exploit, il momento in cui tutto viene a galla, è rappresentato dalla cena familiare, scena costruita perfettamente, seguendo lo schema di una parabola ascendente, che culmina in uno dei momenti più belli, scatenati e tragici, del film.
Statico ma allo stesso tempo dinamico, con momenti glaciali ed altri infuocati, al femminile ma anche maschile, delicato e in altri momenti più aspro, I segreti di Osange County gioca tutto sulle differenze, sui movimenti di macchina, che si avvicina e partecipa all’azione, così come sulle due protagoniste.
La doppietta Streep-Roberts è la vera forza del film: la prima dimostra di saper interpretare qualsiasi tipo di ruolo ed essere così sempre variabile, la seconda regala allo spettatore un personaggio a tutto tondo, con una personalità forte, decisa e fondamentale a mantenere in equilibrio l’intera pellicola, già di per sé folle e reale al tempo stesso.
Alice Bianco