I soliti idioti – Recensione
Dopo il successo ottenuto con le tre serie della sketch comedy televisiva Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio portano i loro personaggi sul grande schermo. I soliti idioti, distribuito in ben 550 copie, rappresenta una vera e propria sfida per i due attori che si propongono come interpreti, sceneggiatori, oltre che come ideatori delle canzoni originali del film. La storia è principalmente incentrata su Ruggero e Gianluca, padre e figlio, che, come ha giustamente sottolineato lo stesso Mandelli, sono fra tutti i personaggi più cinematografici. Parallelamente a quella di Ruggero e Gianluca, seguiamo le vicende di altri personaggi: la coppia gay convinta di poter avere un figlio in modo naturale, la coppia di perbenisti borghesi che fa di tutto per apparire priva di pregiudizi, il povero Sebastiano che lotta con la postina. Attraverso questi personaggi il film racconterà vizi e virtù dell’Italia di oggi. Per Gianluca, un trentenne che vive ancora con il padre, è arrivato il grande giorno: sta infatti per sposarsi con Fabiana, la sua fidanzata di sempre. Tutto è pronto, ma il padre di Gianluca, Ruggero, un imprenditore romano un po’ sopra le righe, non può accettare che il figlio si sposi (soprattutto con Fabiana) senza prima avergli dimostrato di essere un vero uomo… Ed essere un vero uomo, per lui, vuol dire riuscire a conquistare una vera donna, la più bella, la modella della linea di intimo ‘Smutandissimi’. E così il padre, invece di accompagnare il figlio in Chiesa, lo trascina con l’inganno fino a Roma dove potranno incontrare la bellissima ‘Smutandissima’. L’intento primario del film è quello di portare tutta la comicità cinica e “politically scorrect” della serie sul grande schermo e ancora una volta Mandelli e Biggio dimostrano una grande abilità nel cambiare faccia e personalità e creare protagonisti molto diversi fra loro. I soliti idioti è un film caratterizzato da una comicità liberatoria, specchio di un’ Italia contemporanea di cui si ride proprio perché ci si riconosce: ci mostra infatti la realtà quotidiana filtrata attraverso una bizzarra e sfrontata vena comica.
Sara D’Agostino