Il cacciatore e la regina di ghiaccio – Recensione
Era praticamente impossibile fare peggio de “Biancaneve e il Cacciatore”. Questa è la prima cosa che viene in mente prima di recarsi in sala a vedere il secondo capitolo dark gotico dedicato a Biancaneve, “Il cacciatore e la regina di ghiaccio” e questa volta affidato a Cedric Nicolas-Troyan, già direttore degli effetti speciali del primo e che qui mette in campo proprio questa sua forza visiva.
La pellicola, via di mezzo tra un prequel ed un sequel, racconta il passato della regina Ravenna (Charlize Theron) e della sorella Freya (Emily Blunt). Quest’ultima, resa gelida da un tradimento che le ha spezzato il cuore, ha trascorso decenni in un palazzo remoto dove ha addestrato un esercito di letali cacciatori che comprende Eric (Chris Hemsworth) e Sara (Jessica Chastain). Quando Freya scopre quanto accaduto a Ravenna, la sovrana ordina ai suoi soldati di portarle lo Specchio Magico. Ravenna può però essere riportata in vita e le due sorelle uniscono il proprio potere per prendere il controllo sul regno.
Come detto, venendo dal mondo degli effetti speciali, Cedric Nicolas-Troyan punta fin troppo su questo elemento creando un pacchetto visivamente affascinante e perfetto, che non trova un riscontro tale nei dialoghi fin troppo banali. Il problema, infatti, non è nella sceneggiatura come si potrebbe pensare; ci sono infatti dei buonissimi spunti di fondo che, probabilmente, messi in mani più esperte, sarebbero emersi con maggiore forza, ma in battute piatte, poco originali e a tratti troppo adoloscenziali.
Ironia ed azione, sono però equilibrati in maniera interessante aiutati anche da un cast che ce la mette tutta per entrare nelle grazie dello spettatore, riuscendoci. Da Chris Hemsworth, l’anello più debole assieme alla Regina Theron che continua, come nel primo capitolo, a non essere convincente e a calcare troppe le orme di evil queen precedenti e più riuscite, vedi Angelina Jolie e la sua Maleficent, fino ad arrivare alle punte di diamante della storia: Emily Blunt, Jessica Chastain e Sheridan Smith. La prima algida, fredda, bellissima imperiosa e allo stesso tempo fragile, la seconda fiammante forte, completamente in parte e più che credibile ed, infine, la nana femmina che, come al solito dimostra la sua completa versatilità, bravura e carisma.
Certo, anche gli echi di un film come Frozen si fanno sentire un po’ troppo forte e “Il cacciatore e la regina di ghiaccio” non brilla certo per originalità, nonostante qualche plot twist non da buttare, però la pellicola di Cedric Nicolas-Troyan risulta essere un discreto divertissement, migliore del precedente, senza troppe pretese che permette di passare una serata visivamente accattivante.
Sara Prian