Il Carattere Italiano – Recensione
Presentato Fuori Concorso al Festival del Cinema di Roma 2013, Il carattere italiano è un documentario interamente dedicato alla famosa e prestigiosa Accademia Nazionale di Santa Cecilia, un omaggio di Angelo Bozzolini, che porta al cinema la musica e la cultura di un’istituzione tra le più importanti d’Italia, qui e nel mondo.
Il documentario racconta la storia di una delle orchestre italiane più importanti e apprezzate del mondo, il modo in cui si progetta e costruisce una grande esecuzione, l’evoluzione del suono dall’inizio di essa agli applausi finali, cosa succede nel backstage, lo stato d’animo dei musicisti. Tutto questo attraverso le vicende personali dei componenti dell’Orchestra e del Direttore dell’Accademia, Antonio Pappano.
L’Orchestra diventa sinonimo di unità nazionale, simbolo del temperamento morale e culturale insito negli italiani, in particolare i musicisti e i direttori d’orchestra, in grado di interpretare qualsiasi autore straniero o italiano senza fare differenze.
Nel documentario specialmente, il carisma e l’energia impressi dai musicisti, vengono descritti soprattutto dai direttori d’orchestra che hanno lavorato insieme a loro: la passione che il musicista mette nell’interpretare e nell’abbracciare la partitura nel suo insieme, confessano, è la particolarità che li contraddistingue.
Questi musicisti, che però sono prima di tutto esseri umani, con sogni, ambizioni, ma anche timori, ansie ed aspettative. Backstage e retroscena non propriamente musicali, riescono così ad arricchire questo documentario tecnico, riuscendo a coinvolgere lo spettatore che si sente così in empatia con essi.
Davanti a Il carattere italiano e andando al di là di ciò che è la musica in sé, il documentario diventa quindi una raccolta di storie di vita, approfondisce delle figure importanti come quella del Direttore dell’Accademia e di alcuni direttori d’orchestra, così come quelle dei musicisti, riuscendo ad essere un documentario umano, ancor prima che tecnico.
Alice Bianco