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Il ragazzo della porta accanto – Recensione

Cedere alla tentazione di una notte può costare molto caro. Ebbene si, Siamo ancora qui a domandarcelo: quante volte il cinema delle ‘attrazioni fatali’ (da Adrian Lyne in poi) ha messo in scena stalker intenti a perseguitare le proprie ‘vittime’ dopo una sola notte di passione? Tante, forse troppe.
Va da sé che Il ragazzo della porta accanto, thriller dallo svolgimento molto prevedibile dalla prima all’ultima scena interpretato dalla sensuale Jennifer Lopez, appaia come un passo falso sia nella carriera della diva (qui anche co-produttrice), sia nella filmografia del produttore Jason Blum, già artefice di successi ad alta tensione come La notte del giudizio e Paranormal Activity.
Il plot del film è presto riassunto. ClairePeterson (J-Lo), una bella professoressa di letteratura al liceo, ha appena deciso di separarsi dal marito Garrett (John Corbett) dopo aver scoperto il più classico dei tradimenti (ovviamente con una segretaria). La donna ora vive col figlio Kevin, un adolescente pieno di problemi e spesso vittima di atti di bullismo. Un giorno, Claire fa la conoscenza del suo vicino di casa, Noah (Ryan Guzman) un ragazzo di diciannove anni che si è appena stabilito nella casa accanto per prendersi cura dello zio con problemi di salute. Fra Claire e il prestante giovanotto nasce una forte attrazione che culmina in una notte di sesso. Fin dal mattino dopo, la donna cerca di prendere le distanze da Noah, ma il giovane dimostra subito un atteggiamento estremamente ossessivo fino a diventare una minaccia per Claire e la sua famiglia.
Una scena ‘hot’ con le grazie della bomba sexy J-Lo in bella mostra e tante situazioni al limite del ridicolo: questo è in due parole Il ragazzo della porta accanto, titolo giustamente relegato a una uscita in sala nella piena calura estiva di fine luglio.
Il classico ragazzo in apparenza mite (e per di più con la vocazione ad aiutare il prossimo, dallo zio malato al giovane minacciato da atti di bullismo) che diviene via via un mostro e la bella donna fresca di separazione perché trascurata dal marito: ecco una dinamica vista decine di volte al cinema (ma anche e soprattutto in tanti tv-movies).
Complice una sceneggiatura scritta letteralmente con i piedi (dall’esordiente Barbara Curry ), il film inanella una serie di situazioni sempre più ridicole, arrivando perfino a inserire nei dialoghi tra la professoressa e il giovane vicino di casa una serie di dissertazioni sull’Iliade di Omero da far accapponare la pelle. Il regista Rob Cohen (che ha dalla sua successi di botteghino come il primo Fast and Furious e xXx) non aggiunge nulla alla sciatteria dello script, facendo deragliare il film in un finale splatter, che altro non è che un vero compendio di tutti i più triti luoghi comuni per scene di questo tipo (capannone in fiamme compreso).
Thriller a sfondo erotico solo sulla carta, Il ragazzo della porta accanto è un film privo di qualsiasi tensione, inquietudine e suspense. Una pellicola inutile, degna di finire in tempi brevissimi ad uso e consumo del mercato ‘home video’.
In fondo, per ammirare le curve della Lopez basta guardare uno dei suoi numerosi videoclip.

Elena Bartoni
 

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