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Jackie & Ryan – Recensione

Dopo Le paludi della morte (2012), Ami Canaan Mann ritorna al Festival del Cinema di Venezia, cambiando però genere, non più il thriller, bensì un film romantico e drammatico, ambientato nel mondo della musica country-folk.

Ryan (Ben Barnes) è un moderno cantante folk che gira l’America col suo zaino ed un banjo. Accantona i suoi sogni di diventare musicista di successo quando incontra Jackie (Katherine Heigl), una ex cantante country che sta lottando per la custodia di sua figlia. Insieme, uniti dalla passione per la musica, i due formano una coppia improbabile, ma si aiuteranno a vicenda.

A distanza di pochi anni, la regista, figlia del più noto Michael Mann, ritorna a Venezia regalando al pubblico la classica storia d’amore nata sotto una cattiva stella, ma che il destino ha deciso di generare. Jackie e Ryan infatti si incontrano e scontrano per caso, basta uno sguardo e scoppia la scintilla.

Fin qui nulla di nuovo, l’ambientazione (un inverno nello Utah) e uno sfondo musicale country-folk, che accomuna i due protagonisti, però, rappresenta la novità. Attraverso le parole delle canzoni scritte e cantate da Ryan e Jackie, si intrecciano infatti sentimenti e temi come la maternità, le difficoltà della vita e le radici, ancorate alla propria terra d’origine.

Ryan, un Ben Barnes senzatetto un po’ troppo con il faccino pulito e un’unica chitarra ad accompagnarlo, giovane ma con un passato nascosto e probabilmente doloroso si ritrova a condividere la voglia di lottare, di farcela e di pensare al futuro. La figura femminile è comunque quella che spicca di più, l’uomo invece è considerato o un padre poco responsabile e un uomo vagabondo, la donna invece è quella che sa sacrificarsi per i propri figli e che ha i cosidetti.

Pellicola in perfetto equilibrio tra film romantico e film musicale, la Mann si rivolge prevalentemente ad un pubblico femminile, distaccandosi anni luce dalle paludi sperdute del film precedente, sebbene l’ambientazione sia simile. Quello che regala alla fine, è quindi un film che mette al centro la donna, di per sé dotato di poca originalità, ma piacevole, con un occhio di riguardo alla musica, all’amore e al bisogno di farcela e di seguire i propri sogni, un classico del cinema d’oltreoceano.

Alice Bianco

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