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L’amore non va in vacanza – Recensione

Sulla scia di Nora Ephron, autrice dello script di Harry ti presento Sally (1989), la sceneggiatrice Nancy Meyers, già regista di What women want (2000) e Tutto può succedere (2003), e, in seguito, di È complicato (2009), ispeziona la sfera sentimentale nelle sue più varie e imprevedibili dinamiche in L’amore non va in vacanza, romantica commedia a quattro che riunisce i bei volti e i brillanti talenti di Cameron Diaz, Kate Winslet, Jack Black e Jude Law.

Iris (Kate Winslet) è una giornalista britannica di cronaca rosa, innamorata del suo capo dal quale viene ripetutamente delusa. Amanda (Cameron Diaz) vive a Los Angeles ed è una montatrice di trailer cinematografici, la tipica donna in carriera che si trova a mettere fine alla relazione con il suo fidanzato. Durante il periodo natalizio entrambe hanno bisogno di cambiare aria e così, tramite Internet, si scambiano le rispettive case per allontanarsi da tutto e tutti, ma soprattutto dall’amore e dagli uomini che le hanno fatte soffrire. Ben presto si accorgeranno che ciò che le aspetta è del tutto diverso dai loro iniziali propositi.

La pellicola, ben strutturata e senza grosse pretese, descrive incontri romantici sullo sfondo di un caloroso clima natalizio e due ambientazioni che conquistano lo spettatore, pur essendo agli antipodi in stile e distanze geografiche. Il cottage di Iris, immerso nell’isolata e nevosa campagna inglese, è un’adorabile bomboniera confezionata su misura, piccola ma ben fornita; la casa di Amanda è, a sua volta, da sogno: esageratamente grande, completa di piscina, un maxi-schermo e una videoteca che raccoglie i più grandi classici della storia del cinema, tutto in perfetto stile americano/hollywoodiano.

Il cast stellare è un piacevole espediente per  dare spessore a un film romantico. Con il suo fascino e la sua ironia Cameron Diaz è “di casa” nel genere della commedia; non sorprende Jude Law nel ruolo del bello della situazione, pur con le sfumature di padre vedovo, triste e sconsolato; Jack Black si reinventa con successo in un genere non demenziale; Kate Winslet è sempre perfetta in qualsiasi ruolo si cimenti.

Nonostante si intuisca fin dall’inizio come la commedia andrà a finire (l’appariscente Cameron Diaz con il bel Jude Law e la più modesta e graziosa Kate Winslet con il simpatico Jack Black), bisogna dare merito alla Meyers di essere riuscita ad impostare la sceneggiatura con elementi nuovi e brillanti (come lo scambio di casa e le diverse, ma perfette e incatevoli, ambientazioni) e una costante celebrazione della settima arte. A tale scopo, significativa e interessante la figura dello sceneggiatore in pensione Arthur Abbott, interpretato da un attempato e carismatico Eli Wallach, e un cammeo di Dustin Hoffman. Ad omaggiare il cinema si aggiunge la stessa ambientazione hollywoodiana e il riferimento al montaggio con il personaggio di Amanda e i suoi ironici trailer interiori, alla sceneggiatura con il personaggio di Iris, talentuosa scrittrice, e alle colonne sonore con Myles (Jack Black) e i suoi continui rimandi e citazioni di altri autori e compositori.

Oltre a far venir voglia di cercare su Internet qualcuno, dall’altra parte del mondo, disposto a far cambio di casa (nella speranza di trovare uno scambio vantaggioso come Amanda e Iris), il film, che contiene tutte le consuete caratteristiche della commedia sentimentale, è piacevole e fruibile dagli inguaribili romantici ma, dotato di elementi giusti, è capace di intrattenere con interesse e sorrisi anche i normali appassionati di cinema.  

Elisa Cuozzo    
 

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