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Ma che bella sorpresa – Recensione

Commedia dal sapore puramente mediterraneo, Ma che bella sorpresa, l’ultima pellicola di Alessandro Genovesi è un connubio di comicità, fantasia e ricordi, quelli che riportano lo spettatore all’epoca d’oro del cinema italiano e soprattutto della commedia.

Il protagonista è Guido (Claudio Bisio), un milanese, professore di lettere in un liceo di Napoli, un tipo sempre felice e simpatico, ma anche troppo prevedibile, tant’è che viene lasciato dalla sua fidanzata. Rimane solo a fronteggiare la crisi, sostenuto solo dall’amicizia di un suo ex alunno, diventato professore di ginnastica (Frank Matano). Guido vorrebbe vendicarsi della sua ex, ma un giorno la nuova vicina bussa per un po’ di zucchero e tutto cambia. Silvia (Chiara Baschetti) pare la donna ideale e Guido perde la testa, nessuno però pare averla mai vista. L’amico scopre così che è invisibile e allerta i genitori di lui (Ornella Vanoni e Bruno Pozzetto) che da Milano arrivano per vedere come sta il figlio.

Un lombardo che per amore va a vivere al Sud, innamorato della sua bella, affabile e felice. È sempre Claudio Bisio al centro della vicenda, che pare essersi particolarmente appassionato al tema nordisti-sudisti, qui però non si tratta di Benvenuti al Sud (2010), bensì di una nuova commedia, remake di un film brasiliano (A Mulher Invisivel), campione d’incassi.

È impossibile infatti, non appassionarsi a Ma che bella sorpresa, una storia che ha dell’incredibile, sospesa fra realtà e fantasia. Tutti, col cuore infranto o semplicemente innamorati ma non corrisposti, almeno una volta nella vita, abbiamo sognato e delineato i contorni della donna/uomo ideale, ebbene, Guido, il protagonista, si spinge oltre: la sua Silvia prende vita e diventa in poco tempo la donna da sposare.

Mente e cuore riescono a rendere visibile l’invisibile, a rischio che ci si faccia prendere per pazzi. Ed ecco che come un moderno Leopardi e… buon professore di italiano, Guido, ispirato dalla sua Silvia fa trasparire tutto il suo “amor cortese”.

Tra i vicoli napoletani, accompagnato da musiche tipicamente partenopee, lo spettatore entra a tu per tu proprio con la personalità e la fantasia di Guido, quel suo  mondo relegato alle quattro mura domestiche, ma anche a quello esterno nelle “uscite a due” con la sua bella, ma impalpabile fidanzata.

Ad intromettersi, donare quel tono rustico e più realistico alla storia e a far ritornare l’uomo con i piedi per terra, ci pensa la vicina, Giada, interpreta da una brava Valentina Lodovini, che ricorda molto la Sophia Loren nazionale.

Ad impreziosire la storia, già di per sé originale, è il resto del cast in particolare Frank Matano e la sensazionale Ornella Vanoni. Certo è che il merito per la riuscita va agli sceneggiatori Giovanni Bognetti e Alessandro Genovesi, che hanno saputo imbastire una storia iperrealistica di tutto punto, non lasciando nulla al caso, anzi, sapendo mescolare elementi tipici e non, dando vita così ad una commedia moderna, degna però di quelle di una volta.

Alice Bianco

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