Recensioni Film

Mademoiselle C – Recensione

Grande donna, grande madre e nonna, questo è il ritratto che traspare della protagonista del documentario di Fabien Constant, l’icona del giornalismo e della moda francese, Carine Roitfeld. Attraverso interviste e una macchina da presa che la segue nelle varie fasi di progettazione della nuova rivista, lo spettatore viene inglobato nel suo magico e trasognato mondo, perché, come dice la stessa Roitfeld ‘’la moda deve essere per pochi, deve far sognare’’.

Carine Roitfeld, ex modella e giornalista di origini russe è conosciuta meglio come CR, la sigla con cui ha firmato gli editoriali di Vogue Paris per ben dieci anni (2001 al 2011). Nel 2012 però, ha deciso di diventare la direttrice della sua rivista, di proprietà assoluta, la “CR Fashion Book”. Il documentario riprende la nascita di questa nuova rivista, che coincide anche con la nascita di Romy, la prima nipotina di Carine, avuta dalla figlia Julia Restoin.

Vita e danza, questi i temi cari alla Roitfeld, argomenti che ha deciso, faranno da filo conduttore al suo libro-rivista, ‘’CR Fashion Book’’. I movimenti leggiadri delle ballerine, quelli che lei stessa prova a sua casa e l’imminente nascita della nipotina Romy (come Romy Schneider) rappresentano per lei la libertà, metafora del suo stato d’animo, perché dopo essersi allontanata da Vogue Paris, dove confessava di sentirsi in gabbia, ora può rinascere a nuova vita.

Vulcano di idee, musa di grandi stilista e madre amata dai propri figli, Carine si mostra in un ritratto a 360 gradi, dal quale emerge l’elemento principale che la contraddistingue: un’enorme umiltà.

I tempi dell’arrogante Miranda Priestly di Il diavolo veste Prada (2006) e di quelli attuali della temuta Anna Wintour, collega della Roitfeld, sono lontani, Carine infatti, con la sua stravaganza, semplicità e savoir faire, si dimostra agli occhi di tutti come una persona amabile, un’icona per il mondo intero.

Come chiunque, anche Carine ha un modello al quale si ispira ed è Coco Chanel, che come spiega il suo compagno ‘’è una donna che lavorò fino alla fine dei suoi giorni’’; a riguardo, a dimostrazione del suo rispetto verso gli altri e la passione che mette in ciò che fa, è la stessa Carine a confessare, quasi tra le lacrime, di sentirsi un po’ insicura, avendo paura di essere monotona ed invecchiare.

Questo suo mondo, così sbrilluccicante e sognante (di nicchia come lo definisce la Roitfeld), nonostante i backstage delle sfilate di moda e degli atelier, i bei vestiti e le fotografie che diventano pura video arte, è anche fatto di aspetti negativi, soprattutto per ciò che riguarda la sua parte economica. Stare attenti al budget, riuscire a progettare una campagna marketing adatta e riuscire ad affrontare gli imprevisti, anche questo è moda e il lancio di una rivista.

Tra party, incontri con amici fidati, scene di vita quotidiana, backstage di set fotografici e riunioni di redazione, Carine ha così voluto aprire le porte del suo magico mondo, prima a Constant e poi a qualsiasi tipo di pubblico, affinché tutti possano almeno per una volta immergersi in esso, capire come funziona e dimostrarne la sua bellezza, ma non solo.

Alice Bianco

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio