Paperman – Recensione
Un concentrato di sorrisi e dolcezza. È questo “Paperman”, il cortometraggio animato, firmato Disney, in lizza per la conquista agli Oscar.
La storia d’amore in bianco e nero, raccontata in stile “Serendipity”, è ambientata a New York a metà del secolo scorso. Un ragazzo incontra casualmente la donna della sua vita ed è amore a prima vista. Quando crede di averla persa, la rivede inaspettatamente e cerca di farsi notare ricorrendo ad un mezzo del tutto originale: aereoplanini di carta.
Presentato nei cinema a Natale prima della proiezione del film d’animazione, “Ralph Spaccatutto”, il cortometraggio, diretto da John Kahrs e Kristina Reed, affascina ed emoziona. Nonostante il titolo possa far sembrare che si tratti di una vicenda da supereroi, alla pari di Superman, Batman e Spiderman, lo short film non è altro che una breve ed essenziale storia d’amore, rappresentata con semplicità e purezza. I veri supereroi, se proprio si vogliono individuare, sono gli aereoplanini di carta, che animati da un crescendo musicale, con qualche reminiscenza di “Fantasia”, fungono da intermediari tra i due protagonisti fino a farli incontrare di nuovo. Il destino, la forza dell’amore e il coraggio del “carpe diem” (“cogli l’attimo”) vengono mescolati e premiati da un lieto fine che riempie il cuore di dolcezza. E così lo spettatore resta nel giro di 6 minuti e 35 secondi felice, con un sorriso beato e gli occhi sognanti.
Un grazie alla Disney per aver divulgato il suo mini capolavoro su Youtube e per essere riuscita ancora una volta e in poco tempo ad emozionarci. E un sincero “in bocca al lupo” affinché si aggiudichi, meritatamente, l’ambita statuetta.
Elisa Cuozzo