Recensione di A Star Is Born – Venezia 75
Una storia d’amore, di passione e sacrificio arrivata al suo quarto remake, A Star Is Born è il protagonista della giornata. Esordio alla regia per l’attore Bradley Cooper che dirige ed interpreta, accompagnato dalla magnifica Lady Gaga, che si dimostra un’ottima interprete in entrambi i ruoli.
La vicenda racconta la nascita di una stella (come dice il titolo del film), Ally (Lady Gaga), una semplice cameriera che grazie ad un incontro fortuito, riesce a risplendere di luce propria, merito della sua straordinaria voce. A scoprirla è Jackson Maine (Bradley Cooper), una star della musica country, che aiuta Ally e ben presto i due si innamoreranno. Mentre la carriera di lei spicca il volo, l’età e l’alcolismo di lui, minano il loro rapporto.
È la passione che lega i due, l’alchimia instaurata tra i due protagonisti e la bravura canora di lei e quella inaspettata di Cooper, che porta lo spettatore ad innamorarsi quasi fin dalle prime note di A Star Is Born. Un esordio registico attento, che sa sfruttare al meglio la bravura degli interpreti, che sa emozionare andando in profondità, indagando i sentimenti che legano i protagonisti.
È una storia di passione, quella per la musica, per le parole dedicate ad essa, così come quella che si instaura tra i due, che si innamorano tra le note, duettando e scambiandosi pian piano i ruoli. Per Ally la strada è in ascesa, per Jackson un po’ meno, il passato, un padre alcolizzato e il difficile rapporto con il fratello, non lo aiutano.
La Ally senza orpelli e trucco, rappresenta per Jackson lui la rinascita, la possibilità di migliorare, la donna che può aiutarlo e supportarlo, in cambio lui farà di tutto per assecondare la sua carriera. È quando Ally si trasforma e diventa farfalla, che il loro rapporto cambia, o meglio, Jackson non riesce più a vedere in lei la donna genuina e semplice di cui si era innamorato.
Sacrifico è la parola d’ordine che alimenta la sceneggiatura, una storia raccontata molte volte, A ma che ha la sua consacrazione con le interpretazioni dei due protagonisti. Qui l’indiscussa bravura di Lady Gaga, più Stephanie Germanotta che altro, una ragazza dalle magnifiche qualità canore, che trova la sua strada, ma soprattutto l’amore.
Un film consigliato, sia per chi ha visto i remake precedenti che non è altro consiglio utile per tutti: portate i fazzoletti.
Alice Bianco