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Recensione di: Amici di letto

Eroine moderne, donne determinate, fanciulle che non necessariamente sono alla ricerca del principe azzurro. Uomini privati del mascolino “potere” di decidere le sorti di una relazione, castrati e soggiogati dalla autorevolezza con la quale le donne sono capaci (esattamente come loro!) di escludere l’amore e includere il solo sesso nella propria vita. Se da un lato rimpiangiamo la classica commedia americana che nella formula dello Screwball, così sofisticata e che con garbo affrontava la “guerra dei sessi”, trovava il giusto connubio fra divertimento ed “insegnamento”, è anche vero che i tempi sono inevitabilmente cambiati e quei paradigmi essenziali cadono sotto i colpi della modernità. Se tutto ciò lo diamo per vero Amici di letto di Will Gluck (regista del divertente Easy girl, 2010), appare chiaro essere il risultato perfetto di tale tesi. Ma non sempre declinare tali tematiche in un’ottica più contemporanea ha lo stesso risultato esilarante e spassoso dello stile propriamente slapstick anni Cinquanta. Il regista, abile nel costruire dialoghi serrati e che ti colpiscono a raffica come una mitragliatrice, con battute che pongono l’accento su scorrettezze politiche e non solo, sembra inizialmente voler far virare il proprio film verso l’antitesi del classico romanticismo stucchevole e fine a se stesso. Purtroppo l’intento non viene raggiunto poiché il risultato finale, dopo un inizio scoppiettante, disattende tutte le aspettative di vedere una commedia differente dal solito stereotipo. Il film, interpretato dall’astro nascente Mila Kunis (splendida seduttrice e “lato oscuro” ne Il cigno nero) e dalla pop star, trapiantata al cinema, Justin Timberlake, si avvale della presenza di comprimari d’eccezione del calibro di Woody Harrelson, Patricia Clarkson e Richard Jenkins.

Entrambi usciti da disastrose relazioni, una cacciatrice di teste e il suo nuovo cliente, con il quale instaura da subito un “perfetto” rapporto d’amicizia, decidono di rispettare i propri impulsi sessuali intraprendendo una relazione che non includa in alcun modo l’aspetto sentimentale. All’inizio le cose sembrano andare per il verso giusto, ma quanto saranno in grado, i due, di rispettare tale patto?

Serena Guidoni
 

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