Recensione di: Drive Angry 3D
Nicholas Cage è il protagonista del nuovo film di Patrick Lussier che sarà nelle nostre sale dall’8 aprile. Il film, un action movie in puro stile fumettistico amplificato dall’uso della tecnologia 3D, è incentrato sul tema della vendetta. Milton infatti, spietato criminale tornato dal regno dei morti, vuole a tutti i costi fermare la setta di fanatici che ha ucciso la figlia e vuole ora sacrificare la nipotina neonata. L’uomo deve far leva su tutta la propria rabbia per salvare l’ultimo legame che ha con l’umanità ed ottenere così una sorta di riscatto morale. Al suo fianco la bella Piper (Amber Heard) ex cameriera di un fast food, mentre sulle sue tracce “il contabile” (William Fichtner), sorta di angelo della morte che vuole riportare Milton nella “prigione infernale” dalla quale è fuggito. Drive Angry si apre infatti con una panoramica sull’Inferno ed un’automobile d’epoca che sgommando e sbandando fugge dai neri cancelli e dalle minacciose fiamme, è poi la voice over a parlarci di una fuga. Dalle sequenze immediatamente successive sino alle ultime battute del film siamo poi catapultati in una voragine di violenza fatta di sparatorie con armi smisurate e spesso improbabili (vedi la pistola e le pallottole con cui Milton colpisce il contabile), scontri automobilstici e donne bellissime ed incredibilmente forti. Sicuramente Lussier mutua tante trovate pulp dal re del genere Quentin Tarantino, come infatti non pensare agli scontri mortali di Grindhouse – A prova di morte e alla guida sfrenata di Stuntman Mike (Kurt Russel)? A questo proposito Drive Angry 3D appare ricco di citazioni, una su tutte la scena della sparatoria nel motel, in cui Nicholas Cage fa una carneficina mentre fa sesso con una biondona rifatta, scena chiaramente rubata a Shoot’ Em Up – Spara o Muori. Il film tuttavia mantiene una piacevole ironia maleducata e cialtrona, il tutto condito da un innegabile gusto per il trash e caratterizzato da un’impronta dichiaratamente splatter. Perfetto interprete l’ormai onnipresente Nicholas Cage che veste abilmente i panni dell’eroe che non deve chiedere mai, caro a tanti action movie anni Settanta/Ottanta, e mirabile e divertente l’interpretazione di William Fichtner, che gestisce con grande naturalezza il ruolo dell’impassibile contabile demoniaco.
Sara D’Agostino